“All’ingegner Giordano Riello, capitano d’impresa, grande protagonista del riscatto e della trasformazione del Veneto da società rurale a realtà industriale avanzata, da terra di povertà ed emigrazione a regione all’avanguardia in Europa e nel mondo”. Recita così la targa consegnata ieri, lunedì 28 giugno all’ingegner Giordano Riello da parte della vice presidente e assessore alle infrastrutture della Regione Veneto, Elisa De Berti. Un riconoscimento speciale del consiglio regionale all’imprenditore legnaghese, fondatore di Aermec, multinazionale della climatizzazione e primogenita del Gruppo Industriale “Giordano Riello International”, oggi presieduto da Riello e che conta otto realtà industriali e sei società commerciali nel mondo .
«Uomini come Giordano Riello sono stati quelli che hanno saputo fare grande il nostro Paese e la nostra Regione, iniziando una difficilissima ricostruzione subito dopo il secondo conflitto mondiale – ha sottolineato la vice presidente De Berti – . E le imprese che ha fondato e sviluppato hanno avuto non solo un valore economico, favorendo una redistribuzione diffusa della ricchezza, ma anche un alto valore sociale».
«Ringrazio la vice presidente De Berti e l’intero consiglio regionale per questo riconoscimento. Noi vogliamo rimanere un’azienda italiana con una famiglia italiana al suo interno – ha detto Giordano Riello -. E riteniamo che tutti quelli che cedono le armi, trasferendo la gestione delle loro imprese a grandi gruppi internazionali, concorrono a mettere in liquidazione il sistema industriale italiano, privando le prossime generazioni di certezze e di futuro».
«Questa preoccupazione mi ha spinto a creare un Centro Ricerche per capire le esigenze del mondo che cambia e per dare ai progettisti di impianto le informazioni necessarie per sapere che cosa e per chi progettare. Questo Centro è il risultato di tante mie personali esperienze che hanno formato un mosaico che rappresenta il frutto di tanti anni di lavoro. Se le tessere di questo mosaico sono rimaste unite e compatte lo devo anche alla cornice che lo ha sostenuto, cornice che per me è rappresentata da mia moglie Gabriella senza la quale non avrei probabilmente realizzato tutto questo – ha concluso Riello -. Gli imprenditori come me, quelli che svolgono il proprio lavoro con gioia e passione, non possono dimenticare il debito di riconoscenza nei confronti di quella terra e di quelle persone che hanno dato loro la possibilità di nascere, crescere e raggiungere traguardi di successo. Per questo il mio Gruppo, oltre a sentirsi profondamente veneto e italiano, resta fortemente radicato nel territorio e legato alla sua gente».
Fosca Falamischia, sindaco di Bevilacqua, sede dell’Aermec, ha sottolinea quanto «Giordano Riello, legnaghese, sia profondamente attaccato al territorio di Bevilacqua, comune di cui è cittadino onorario. L’amministrazione e tutta la cittadinanza sono grati a lui e alla sua famiglia per quanto, nel corso degli anni, hanno fatto per la popolazione e per il territorio portando i prodotti italiani di questo piccolo paese in tutto il mondo».