«Di fronte ad una mobilitazione importante e sentita come quella odierna una riflessione è doverosa e, soprattutto, utile per il Partito Democratico ma, anche, per coloro che sono scesi in piazza».
A dichiararlo è Anna Maria Bigon, sindaco di Povegliano, candidata per il PD al consiglio regionale del Veneto dopo la manifestazione che ieri ha visto lo sciopero degli insegnanti e cortei degli studenti a Verona come in mote città italiane contro la riforma scolastica proposta dal Governo Renzi.
«La “Buona Scuola” è una riforma della pubblica istruzione importante e decisa, questo non la rende né blindata né, tantomeno, refrattaria alle istanze di chi la scuola la vive. A conferma di ciò vi sono 1.800.000 partecipazioni di cittadini che hanno contribuito, oltre agli “addetti ai lavori”, ai tecnici ed i 20 uffici scolastici regionali, alla realizzazione del Ddl tramite la piattaforma fornita dal Governo – sottolinea Bigon -. Certo, è vero che non v’è stata una singola riforma della pubblica che non abbia comportato una protesta di piazza ma questo non può in nessun modo sminuire il valore di quelle voci che oggi si fanno sentire nei cortei e nelle manifestazioni».
«Come ha detto oggi Renzi, è giusto ascoltare e dialogare: nella “Buona Scuola” vi sono punti di valore assoluto dai piani di edilizia scolastica alla messa in ruolo dei precari, dai concorsi all’incremento di tre miliardi di investimento proprio sulla scuola, queste devono essere le basi su cui imbastire la discussione e da cui partire per migliorare e sciogliere le criticità ancora presenti come, ad esempio, il ruolo dei presidi o le stabilizzazioni dei precari ritenute ancora insufficienti – conclude Bigon -. Il Pd è e deve continuare essere il partito dell’istruzione pubblica, uno dei più grandi tesori del nostro Paese. Per fare questo dobbiamo far tesoro di quelle istanze distinguendo con cure le proteste motivate dalla mera gazzarra politica».