Oltre 3 milioni gli arrivi turistici ed un totale di 12 milioni di pernottamenti nelle aziende agrituristiche italiane. Per un fatturato 2014 che vale 1,2 miliardi di euro. I dati del comparto sono stati illustrati ieri al “Salone del Turismo Rurale”, la nuova rassegna ideata da VeronaFiere che ha visto quest’anno la sua prima edizione all’interno di Fieracavalli che chiude oggi i battenti.
I dati statistici confermano e sottolineano il trend positivo di vacanze legate al mondo rurale. Negli ultimi dodici mesi sono stati stimati, secondo le associazioni agrituristiche Agriturist-Confagricoltura, Terranostra-Coldiretti e Turismo Verde-CIA, 1 miliardo e 200 milioni di introiti. Sono oltre 3 milioni gli arrivi turistici, per un totale di 12 milioni di pernottamenti nelle aziende agrituristiche italiane. Di queste, la fetta principale, circa il 40%, è rappresentata dalle famiglie, ma sono in forte crescita anche le giovani coppie, attratte dalle attività offerte dalle strutture (escursionismo, corsi di cucina, etc). In aumento anche i soggiorni degli over 65, che trovano nelle province verdi della Penisola gli spazi ideali per il relax. Ad aumentare in modo evidente il numero di stranieri in visita nei luoghi rurali del Bel Paese. Diverso l’approccio alla vacanza tra quest’ultimi e i clienti italiani: se i primi preferiscono prenotare con largo anticipo (1 o 2 mesi) e permanere per diversi giorni (in media fino a 6/8 notti), i secondi si fermano per minor tempo (2/3 giorni), approfittando spesso di offerte last minute. Nonostante internet sia ormai il mezzo di prenotazione più diffuso, il passaparola rimane fondamentale e la prima colazione sembra essere una delle voci più richieste. Tra le motivazioni, oltre dunque al buon cibo e al contatto con la natura, di primaria importanza è senza dubbio l’arte dell’accoglienza, che nelle campagne italiane ha come peculiarità il rapporto diretto tra chi è ospitato e chi ospita, in un contesto sempre di tipo familiare.