Nel corso della mattinata al Palaferroli di San Bonifacio, l’associazione “Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza” ha radunato centinaia di azionisti e risparmiatori per una raccolta firme finalizzata a richiedere i danni per il capitale perso e le dimissioni del presidente Stefano Dolcetta e dell’amministratore delegato Francesco Iorio, ai vertici della società bancaria. L’associazione, sorta nel novembre del 2015, è presieduta da Luigi Ugone e si propone di garantire una costante e veritiera informazione, accanto inoltre ad un’adeguata assistenza legale con gli avvocati Filippini e Ternullo del foro di Verona e Riccardo Rocca di Milano. L’obiettivo dell’odierna assemblea è stato di spiegare ai presenti le vicende e gli errori che sono stati commessi dal consiglio di amministrazione della Banca popolare nel corso degli ultimi anni, che hanno ridotto il valore delle azioni da 62 euro allo 0,10 e portato danni economici ingenti ai piccoli-medi risparmiatori. In qualità di rappresentante della regione Veneto è intervenuto il consigliere Alessandro Montagnoli, il quale ha garantito che saranno stanziati 300 mila euro per permettere agli azionisti lesi di agire con un’azione legale e che è stata istituita una apposita Commissione d’inchiesta. (A.M.)

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