È un progetto da 1,5 milioni di euro quello presentato oggi da Acque Veronesi per realizzerà nella zona di Mambrotta, nel Comune di San Martino Buon Albergo, l’estensione della rete fognaria ed un nuovo impianto di depurazione. Il tutto, grazie ad un finanziamento di 800 mila euro dalla Regione Veneto a cui si aggiungono i 343 mila euro cofinanziati da Acque Veronesi.
I dettagli del finanziamento sono stati presentati questa mattina (martedì 9 febbraio) nella sede della società consortile che gestisce il servizio idrico in 77 comuni della provincia scaligera. Erano presenti Niko Cordioli, presidente di Acque Veronesi, il consigliere di amministrazione Paola Briani, l’ex consigliere regionale Bruno Cappon e Maurizio Conte, attuale consigliere a Palazzo Ferro Fini ed ex assessore regionale all’ambiente dal 2010 al 2015.
La località Mambrotta ha conosciuto nel corso degli ultimi anni un imponente processo di sviluppo urbanistico, che ne ha aumentato sensibilmente la presenza residenziale. Inoltre, come attestato dalla Regione Veneto (D.G.R. n. 3856 del 15 dicembre 2009), per le sue caratteristiche geografiche e per la perimetrazione dei suoi agglomerati, Mambrotta costituisce un ambito indipendente dal territorio circostante dal punto di vista dell’assetto fognario. Ad oggi, la zona non è dotata di un unico sistema pubblico per il collettamento fognario e la depurazione.
Per ovviare all’esigenza del territorio, già nel 2014 Acque Veronesi aveva inoltrato a Palazzo Balbi (della pratica si erano interessati in prima persona proprio Conte e Cappon) la richiesta di contributo regionale per il per il finanziamento delle opere necessarie. Nei mesi scorsi la giunta regionale ha inserito la località al confine con il Comune di Verona tra gli interventi da finanziare con le risorse disponibili contenute nell’accordo di programma “Tutela delle acque e gestione delle risorse idriche”.
I tecnici di Acque Veronesi hanno già iniziato lo studio di progettazione dell’opera, che prevede la realizzazione di una rete fognaria organica, dotata a valle di un idoneo impianto di trattamento che andrà a sostituire alcuni piccoli impianti non collegati tra loro e quindi poco funzionali, realizzati negli anni scorsi nell’ambito di varie lottizzazioni. Lo studio prevede anche la possibilità di collettare e depurare gli scarichi attualmente sprovvisti di tale servizio. Il finanziamento consentirà inoltre alla società di Lungadige Galtarossa la costruzione di un nuovo impianto di depurazione, dotato di una potenzialità di 1.500 abitanti equivalenti.