L’associazione Culturale “La Pianura” promuove a Sanguinetto, nella sala civica dell’ex Convento di Santa Maria delle Grazie, un ciclo di incontri dal titolo “Percorsi psicologici” suddiviso in due serate (7 e 14 maggio alle ore 21) tenuto da “Il Salice Giallo”.
La prima serata di giovedì 7 maggio vedrà Federica Merlini e Silvia Lunardi affrontare il tema “Comunicazione e assertività”. «Non è sempre facile comunicare in modo efficace le proprie intenzioni, i propri pensieri e opinioni. Spesso le persone si fanno sopraffare da modalità che, invece di essere costruttive vanno nella direzione opposta, perdendo di vista l’obiettivo finale: nascono così incomprensioni e un ovvio senso di frustrazione, o peggio, ruminazioni o stati d’ansia patologici – sottolineano le relatrici -. Comunicare “assertivamente” significa proprio questo: esprimere i propri pensieri e le proprie sensazioni in modo chiaro e onesto, pur senza violare i diritti e i punti di vista dell’altra persona. In breve assertività si può definire come “il diritto di avere diritti, pur rispettando i diritti delle altre persone”, quindi rispettare gli altri partendo dal rispetto dei propri punti di vista, anche quelli che solitamente possono essere considerati “scomodi” per gli altri. Possono essere concetti considerati scontati o banali, in realtà da anni si tengono corsi per migliorare il proprio modo di porsi e di comunicare, non solamente con finalità professionali o lavorative, ma anche per migliorare la qualità delle relazioni all’interno della propria sfera privata e personale».
Nella seconda serata di giovedì 14 maggio Federica Merlini sarà affiancata da Francesca Miozzi per trattare un tema molto importante come quello dell’Alzheimer. Di questo incontro dal titolo “Emotiva-mente Alzheimer” le due relatrici anticipano: «Lo scopo dell’incontro è quello di fornire informazioni e suggerimenti pratici ai familiari e a chi si prende cura di chi soffre di questa patologia, su tutti quegli aspetti riguardanti le difficoltà che possono emergere nelle varie attività della vita quotidiana. Verrà considerata la persona affetta da demenza di Alzheimer sia dal punto di vista psicologico che relazionale. Si analizzeranno i sintomi, le fasi della demenza, i fattori preventivi e di rischio, il funzionamento psichico della persona malata, l’approccio comunicativo più adeguato e le terapie non farmacologiche. Risulta fondamentale adottare un approccio diverso rispetto le altre persone: il canale comunicativo verbale e la comprensione, essendo danneggiati, devono essere sostituiti da altre modalità, al fine di far sentire la persona accettata e accudita ma anche per restituire un senso di dignità. A questo proposito è stata ideata negli anni ’90 la “Terapia della bambola”, un approccio non farmacologico nel quale si utilizza una bambola appunto, che la maggior parte delle volte viene vista e trattata come un bambino vero. Verso questa vengono rivolte attenzioni e cure da parte dell’anziano con demenza di Alzheimer: spesso così facendo la persona si tranquillizza e si distoglie dalle stereotipie come il wandering (il caratteristico incessante cammino) e l’affacendamento afinalistico».