È stato siglato ieri, 15 febbraio, a Ruvo di Puglia un accordo di collaborazione tra l’ospedale Don Calabria di Negrar e l’azienda di radiofarmaci pugliese ItelPharma sull’attività di ricerca e sviluppo. In particolare, l’Officina farmaceutica dell’Ospedale veneto affiancherà l’azienda farmaceutica nella produzione di un nuovo tracciante per la diagnosi dei tumori alla prostata.
La partnership tra ItelPhama, ramo d’azienda del gruppo Itel Telecomunicazioni con sede a Ruvo di Puglia (Bari) e l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Ospedale Sacro Cuore Don Calabria” di Negrar ha l’obiettivo di supportare la Radiofarmacia dell’Ospedale ai fini dell’ottenimento da parte di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) della certificazione GMP (Good Manufacturing Practices) in tutte le fasi: allestimento del sistema di qualità, qualifica e convalida, trasferimento tecnologico, formazione del personale interno, avvio del processo di produzione di radiofarmaci curandone sintesi, formulazione, ripartizione, confezionamento e controllo del prodotto finito.
La certificazione GMP per radiofarmaci, di cui ad oggi nessun ospedale italiano è provvisto, consentirà al Sacro Cuore di produrre traccianti non solo a consumo della propria Medicina Nucleare, come oggi avviene, ma anche per tutto il territorio del Nord Italia, per conto di ItelPharma che si occuperà della commercializzazione. Un asse strategico interregionale e nazionale. L’intesa programmatica metterà in campo un piano di attività nell’ambito della ricerca e dello sviluppo radiofarmaceutico, cui lavoreranno congiuntamente i team di ItelPharma e del “Don Calabria”.
Una volta ottenuta la certificazione, la collaborazione prevede, tra le progettualità cardine, l’avvio della produzione di un radiofarmaco tracciante per la diagnosi dei tumori alla prostata per il quale Itelpharma detiene l’esclusiva nei Paesi di Italia, Spagna e Portogallo. Il radiotracciante è dedicato all’imaging diagnostico di patologie tumorali correlate alla prostata. Gli studi preclinici ed i successivi studi pilota a verifica dell’utilità clinica in pazienti con cancro alla prostata, hanno dimostrato che i traccianti recentemente sviluppati hanno proprietà favorevoli per quanto riguarda prestazioni cliniche e radiochimiche, evidenziando e confermando l’efficacia nella localizzazione specifica dei tumori.