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2 Aprile 2023
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Sanità, analisi della Cgil sull’attuazione delle schede ospedaliere: a Bussolengo mancano 67 posti letto sui 125 previsti»

Una ricognizione sullo stato di attuazione delle schede ospedaliere previste dalla delibera di giunta regionale del 2019 sul piano socio sanitario regionale 2019-2023, eseguita da Simone Mazza di Funzione Pubblica Cgil di Verona per gli ospedali di Villafranca, Bussolengo e Malcesine, mostra una condizione di marcata criticità su tutto il territorio dell’ex Ulss 22, con la carenza o la mancata attivazione di decine e decine di posti letto, in particolare nella funzione Riabilitativa. Ciò pone un grosso interrogativo sulla capacità di rispettare la programmazione sanitaria, una situazione di cui fanno le spese quotidianamente sia i pazienti che gli operatori e i professionisti della sanità.

La ricognizione è stata effettuata confrontando quanto previsto dalla delibera del Direttore Generale dell’Ulss 9 del 30 agosto 2019, attestante lo stato di fatto e lo stato di previsione per gli ospedali di Villafranca, Bussolengo e Malcesine (vedi estratto file pdf in allegato) con quanto ad oggi effettivamente presente nelle corsie dei nosocomi interessati.

«L’Ospedale di Bussolengo è stato riconvertito in una struttura di riabilitazione – sottolinea Mazza -. Allo stato attuale, però, in Area Riabilitativa mancano ancora ben 40 posti letto su 50 previsti dalle schede ospedaliere che si sarebbero dovuti realizzare entro il 31/10/2020. Inoltre, in Area Medica – Funzione Medicina Generale, mancano 10 posti letto rispetto ai 25 previsti. E in Area Chirurgica – Funzione Day Surgery mancano 17 posti letto su 25 previsti. Il servizio di anestesia e rianimazione non è stato internalizzato ma è gestito da personale di cooperativa. È stata inoltre trasferita l’importante attività di diagnostica biologica del sangue e degli emocomponenti, nell’ambito del DIMT dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, come segnalato più volte da FP Cgil. Con 67 posti letto mancanti rispetto ai 125 programmati dalle schede ospedaliere, Bussolengo è il luogo in assoluto dove la programmazione sanitaria è stata maggiormente tradita».

«Molto simile il discorso per l’Ospedale di Malcesine, dove in Area Riabilitativa (benché le tabelle 2019 indichino 58 posti) ad oggi sono attivi soltanto 25 posti letto sui 50 programmati. Mancano ancora, inoltre, tutti e 30 i posti letto che le schede ospedaliere dedicherebbero ai pazienti da fuori regione – sottolinea l’analisi della Cgil -. Pertanto i posti letto mancanti sono anche qui un numero molto alto: 55 su 80! Più della metà».

«All’ospedale di Villafranca risultano mancare almeno 22 posti letto rispetto ai 166 in totale programmati – riprende Mazza -. In Area Medica mancano 14 posti letto su un totale di 61 previsti dalle schede ospedaliere del 2019, che si sarebbero dovuti realizzare entro il 31/03/2020. Nel dettaglio: nessun letto in Gastroenterologia sui 2 previsti; nessun letto in Oncologia sui 2 previsti, mentre in Neurologia solo 2 attivati. La situazione di fatto ci dice che dei 6 posti da attivare secondo indicazioni regionali in Pneumologia soltanto 2 sono effettivamente attivi, il che porta il “deficit” reale di posti letto a quota 20. La Medicina Generale dell’Area Medica dell’Ospedale di Villafranca vive poi una condizione del tutto particolare, in quanto 8 dei 22 posti letto effettivamente in funzione sono dedicati ai pazienti Covid, che notoriamente richiedono un carico assistenziale ben più alto, ma le forze sono dimensionate per l’attività ordinaria. In Area Chirurgica mancano poi tutti e 2 i posti letto in Oculistica. In area Materno-Infantile diversamente da quanto riportano i dati Ulss, l’attività di Procreazione Medicalmente assistita non è attiva».

«Per quanto riguarda il Centro unico di prenotazione, il Cup, è stata fatta recentemente una riorganizzazione di “facciata” che prevede di fatto, una gestione delle prenotazioni ancora per ex Ulss, senza andare ad incidere sul recupero delle lunghe ed imbarazzanti liste d’attesa», conclude Mazza.

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