L’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Sacro Cuore Don Calabria” di Negrar è diventato Centro Qualificato per l’applicazione di “Eras” (Enhanced recovery After Surgery), il protocollo chirurgico che ha come obiettivo il miglior recupero dopo un intervento di chirurgia bariatrica per l’obesità o del colon-rettale, anche oncologica, con una riduzione dei giorni di ricovero da 6 a 4 per interventi al colon-retto e dimissioni entro 48 ore per la chirurgia bariatrica.
La certificazione di Centro Qualificato è il primo step di un iter triennale intrapreso dall’Ospedale di Negrar che si conclude con il riconoscimento di Centro di Eccellenza passando per quello di Centro Trainer, grazie al quale il team “Eras” del Sacro Cuore potrà formare altre strutture.
«Se l’obiettivo di “Eras” è quello di far tornare il paziente chirurgico il prima possibile alle sue occupazioni quotidiane, la condizione perché ciò avvenga è un percorso che inizia prima della chirurgia, con il raggiungimento da parte del paziente di una forma fisica ottimale – spiega il dottor Giacomo Ruffo, direttore della Chirurgia Generale dell’ospedale di Negrar -. Questa condizione si unisce poi a una chirurgia mini-invasiva, laparoscopica o robotica, a uno specifico trattamento anestesiologico che prosegue dopo la sala operatoria con un ottimale controllo del dolore e della nausea, e a una mobilizzazione precoce. L’applicazione di “Eras”, possibile per ogni tipo di chirurgia, è un vantaggio per tutti i pazienti, ma in particolare per gli anziani e per coloro che subiscono interventi ad alta complessità».
«Il percorso di certificazione ha avuto la durata di un anno, nel corso del quale il team dei Sacro Cuore ha seguito diversi momenti di formazione con il Centro Trainer del Centre Hospitalier de Valenciennes, in Francia, implementato ulteriormente il protocollo Eras e inserito i dati relativi ai pazienti seguiti a Negrar (221 per la chirurgia colon-rettale e 95 per quella bariatrica) sulla piattaforma internazionale Eias che ha permesso di misurare e analizzare l’aderenza al protocollo e i risultati post operatori», spiega la dottoressa Elisa Bertocchi, chirurgo colon-rettale.
Sono due i fulcri principali del protocollo Eras: la presa in carico del paziente da parte di un team multidisciplinare, attivo a Negrar già nel 2018 per la chirurgia colon-rettale, e il ruolo attivo e consapevole del paziente nella preparazione all’intervento e nella gestione del recupero post-operatorio. Del team fanno parte oltre ai chirurghi e agli anestesisti, anche i nutrizionisti, i farmacisti ospedalieri, i fisiatri, i fisioterapisti e il personale infermieristico dedicato. A questi specialisti per i pazienti bariatrici si aggiungono lo psicologo e il gastroenterologo che assieme al nutrizionista seguono il candidato alla chirurgia almeno da due mesi prima dell’intervento.
Per agevolare invece l’aderenza attiva del paziente alle indicazioni che riguardano la corretta alimentazione, l’adeguata attività fisica e il monitoraggio dei parametri fisiologici nel post operatorio, dal 2019 viene proposta a tutti i pazienti l’App iColon, ideata dalla Chirurgia Generale di Negrar e unico esempio in Italia di applicazione digitale per la chirurgia colon-rettale. Si tratta una sorta di diario digitale in cui il paziente, a partire da sette giorni prima dell’intervento e fino a 5 giorni dopo la dimissione, registra il suo contributo per il raggiungimento un’ottimale forma fisica e nutrizionale in preparazione alla chirurgia e quindi l’aderenza al recupero una volta tornato a casa.
Oggi, il “Sacro Cuore Don Calabria” è il primo Centro Qualificato Eras in Italia per la chirurgia bariatrica nel trattamento dell’obesità grave e il terzo (dopo l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo e l’ospedale Infermi Rimini) per la chirurgia colon-rettale, anche oncologica.