«Quanto accaduto è sconcertante. Ieri pomeriggio, 3 novembre, con una semplice mail, le Organizzazioni sindacali della Dirigenza Sanitaria dell’Ulss 9 Scaligera hanno ricevuto la comunicazione del rinvio dell’incontro fissato per oggi alle ore 15, richiesto alla direzione strategica della Ulss 9 da diverse settimane».
Spiega Sonia Todesco della segreteria della Fp Cgil, commentando il comunicato che porta le firme di tutte le sigle sindacali dei medici e degli operatori sanitari, oltre che di Cisl Medici e Uil Fpl: «Un rinvio dell’incontro, senza ulteriore data, a causa, scrive l’Ulss “del mancato riscontro regionale sul piano di recupero delle liste di attesa dell’azienda”. Un modo di fare assurdo».
Non solo, in questo modo l’Ulss 9 ha eliminato anche la possibilità di un confronto e informazione anche su tutti gli altri argomenti su cui i sindacati chiedono da tempo lumi, temi di prospettiva quali il futuro degli Ospedali pubblici, la carenza di personale medico e del comparto, gli accordi con l’Università per l’invio
degli specializzandi, i rapporti con la sanità privata per il recupero delle liste di attesa ed infine il ritardo ingiustificabile nell’assegnazione degli incarichi. «E la motivazione del rinvio, dopo un anno e mezzo di assenza di relazioni sindacali, è stata giudicata un pretesto da tutte le Organizzazioni sindacali per non affrontare temi importanti e dirimenti per il futuro dell’azienda i cui ospedali sono in costante calo di prestazioni erogate in forma diretta – riprende la nota dei sindacati -. Una sfida alle relazioni sindacali ma anche una sfida ai professionisti in costante fuga. Sfide che naturalmente sapremo cogliere e che purtroppo confermano come da molto tempo sia in corso un progressivo scollamento sugli obbiettivi tra la direzione aziendale e le sigle sindacali della dirigenza sanitaria. Intanto, l’attività a gestione diretta è in costante riduzione, lascia sempre più spazio alle strutture private e alimenta una competizione deleteria tra ospedali pubblici». Per tutto questo, i sindacati ribadiscono «la necessità e la disponibilità al confronto. Chiedono una data certa di convocazione del tavolo sui temi già all’ordine del giorno e annunciano l’indizione di una assemblea generale della dirigenza sanitaria».
(nella foto l’ospedale di Legnago)