
Consiglio comunale straordinario stasera a Sant’Ambrogio di Valpolicella, alle 18,30, con un solo punto all’ordine del giorno: una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Roberto Zorzi presentata da tutti i consiglieri d’opposizione Bianca Pellegrini e Davide Padovani di “Idea Comune”, Pier Luigi Toffalori e Paola Sartori di “Al Servizio dei Cittadini”, Marco Selmo Alberto Aldegheri (ex assessore alla cultura) di “Libera Scelta”.
Una mozione, però, che potrebbe venir subito vanificata dalla maggioranza della lista “Comune e Cittadino”, che conta 10 consiglieri oltre al sindaco, alla quale basta non presentarsi in aula per mandare deserta la seduta. È vero che, così facendo, l’amministrazione Zorzi “fuggirebbe” dal confronto con l’opposizione.
Due i motivi alla base della mozione di sfiducia: la revoca di Aldegheri da assessore alla cultura proprio alla vigilia delle elezioni regionali che avevano visto il consigliere contrapposto al referente politico del sindaco, l’ex assessore regionale Massimo Giorgetti.
Secondo motivo della mozione, è l’immobilismo dell’amministrazione. «Ci troviamo in una spaventosa situazione di immobilismo – scrivono le minoranze -. Il sindaco Zorzi, con la sua amministrazione, nella preoccupante inadeguatezza della sua politica, continua a stanziare zero euro per lo sviluppo economico in un momento di alta disoccupazione, risorse insufficienti per il turismo a fronte, invece, di una continua aggressione del territorio. La cultura è nel dimenticatoio. Villa Brenzoni-Bassani potrebbe essere il fulcro di attività formative a livello universitario, un centro strategico per iniziative economiche e imprenditoriali, creare lavoro».
«Aldegheri – concludono i consiglieri di minoranza – è stato allontanato dalla giunta non appena aveva sviluppato un’iniziativa per la creazione, in villa Brenzoni-Bassani, di un museo del vino nell’ambito di un progetto di promozione territoriale».
L’immobilismo si riscontra anche nelle politiche sociali e per la sicurezza, nella programmazione con perdita di contributi europei ed altre occasioni di finanziamento. Le frazioni sono dimenticate e sempre più marginali».