Scandalo Mose, definitiva la sentenza di patteggiamento per l’ex assessore regionale Renato Chisso. Oggi, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di patteggiamento applicata all’ex responsabile delle infrastrutture della prima giunta Zaia, il forzitaliota Chisso.
Dopo quella dell’ex governatore Giancarlo Galan, anche la sentenza di condanna per corruzione del suo principale braccio destro, l’ex assessore Chisso, è ora definitiva. La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato dal suo avvocato Antonio Forza contro la sentenza di patteggiamento a due anni e 6 mesi, emessa dal gup Massimo Vicinanza il 27 novembre scorso, che comprendeva anche una confisca fino a 2 milioni di euro. Chisso era accusato di aver intascato mazzette dal Consorzio Venezia Nuova e dalla Mantovani per sostenere i loro piani. Il legale ha già annunciato che farà ricorso straordinario alla Cassazione stessa e intende chiedere una revisione del processo.
«Giustizia è fatta – sottolineano, invece, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle – con questa condanna si chiude una delle pagine più vergognose della politica italiana. Chisso aveva appena ricevuto il vitalizio – chiedono i consiglieri pentastellati – ora gli venga tolto. Speriamo che il popolo degli onesti assista sempre meno a scandali come questi».