
«Il ministro dell’Interno. Matteo Salvini, chiarisca quanto accaduto ieri a Genova, perché siamo ancora in uno Stato di diritto ed è necessario individuare le responsabilità e la catena di comando che ha portato alcuni uomini delle forze dell’ordine a picchiare selvaggiamente il giornalista Stefano Origoni».
Lo dichiara l’onorevole vereonese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico. «Cosa sarebbe successo se Origoni non fosse stato un giornalista? – si chiede la deputata Dem – Si è trattato di un pestaggio nei confronti di un uomo disarmato che, in questo caso, era alla manifestazione per svolgere il suo lavoro di cronista. A Genova, città medaglia d’oro alla resistenza, è stata concessa l’autorizzazione al comizio di Casapound, formazione politica che non fa mistero della sua impronta dichiaratamente fascista e che non perde occasione per fare apologia. A Casapound viene concessa la piazza, mentre chi è lì per testimoniare e raccontare i fatti viene massacrato di botte. Oggi la Procura ha aperto le indagini sull’accaduto, ma – conclude Rotta – il ministro dell’Interno non può pensare di non avere responsabilità».