Lettera delle Organizzazioni Sindacali dei Vigili del fuoco ai vertici provinciale e regionale del Comando ed al Prefetto di Verona per esprimere il malessere per la situazione che il Comando di Verona sta vivendo a causa del carico di lavoro a cui sono sottoposti in questo periodo torrido di inizio estate.
Le rappresentative di FPCGIL VVF e FNS CISL dei Vigili del Fuoco di Verona hanno denunciato nella missiva le gravi carenze organiche, «consapevoli che riguardano il Corpo dei Vigili del Fuoco a livello nazionale, ma nella Provincia di Verona si acuiscono per un sottodimensionamento delle dotazioni organiche ed alla bassa presenza di sedi di servizio operative H24 rispetto alle reali esigenze del territorio», e riscontrano che, «nonostante dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri si raccomandi una più efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e in zone di interfaccia urbano-rurale suggerendo un rafforzamento straordinario per un miglior approccio integrato alla gestione del rischio da incendi boschivi, coinvolgendo maggiormente la componente statuale, non si registrano allo stato attuale alcuna disposizione organizzativa volta a prevenire le eventuali crisi del Dispositivo di Soccorso Provinciale, come più volte è successo nell’ultimo mese che ha visto il Comando di Verona effettuare oltre 700 interventi di soccorso e per incendi di varia natura».
Pertanto chiedono alle Istituzioni di farsi carico della problematica ed un confronto per proporre soluzioni volte a mitigare l’impegno gravoso e lo stress correlato alle elevate temperature a cui sono sottoposti i Vigili del Fuoco. «Giova ricordare che i lavoratori del Corpo non intendono sottrarsi al loro dovere – concludo Andrea Residori e Vittorio Baldassare Lipari, rappresentanti sindacali dei pompieri scaligeri – ma chiedono garanzie per essere supportati nei momenti di necessità da squadre e mezzi specifici nei momenti che l’intervento lo richiede, a salvaguardia dei cittadini e della sicurezza degli operatori nelle operazioni di soccorso».