Il Tar del Veneto ha accolto ieri, martedì 2 maggio, la sospensiva chiesta dal Comune di Sorgà sul progetto della discarica di Car Fluff che dovrebbe sorgere in località De Morta (nella foto). L’amministrazione comunale è ricorsa contro l’ok dato dalla Regione Veneto al progetto dell’impianto che era stato, invece, bocciato dalla commissione Via della Provincia di Verona e criticato da più fronti politici. A partire dalle amministrazioni comunali e dai cittadini dei centri limitrofi all’area interessata dal progetto.
«L’accoglimento al Tar della richiesta di sospensiva formulata dal Comune di Sorgà sul progetto di discarica di rottami di auto (car-fluff) è un’ottima notizia, innanzitutto perché denota la fondatezza delle argomentazioni presentate, e in secondo luogo perché fornisce al territorio più tempo per effettuare i necessari approfondimenti di natura geologica sui terreni, rafforzando le ragioni di chi vuole tutelare il territorio per la sua reale vocazione agricola e non distruggerlo per un progetto calato dall’alto. Verona ha già dato in fatto di discariche, come Pd siamo vicini alla battaglia dei cittadini e delle istituzioni del territorio», hanno sottolineato Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Pd, e Franco Bonfante, segretario provinciale del Partito Democratico di Verona.
Il car fluff è la parte leggera di ciò che viene prodotto dalla frantumazione delle auto ed alla Regione Veneto è stato proposto di creare un sito di stoccaggio di questo particolare rifiuto in località De Morta, a Sorgà. E a giugno del 2022 la commissione per la valutazione di impatto ambientale (Via) della Regione Veneto e la successiva Conferenza dei servizi avevano dato il via libera alla realizzazione dell’impianto. Un’approvazione contro cui aveva subito ricorso il Comune di Sorgà.