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5 Dicembre 2023
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Strabello, dal 17 marzo al via nel Rally Trophy

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Stefano Strabello, pilota di Legnago della scuderia Squadra Corse Destra 4, ha ascoltato il rombo dei motori sin da piccolo. L’amore per le corse ce l’ha nel sangue grazie a suo padre Paolo, pilota di rally anch’egli dall’età di 19 anni (oggi ne ha 54) e imprenditore nel settore automobilistico con concessionarie dislocate tra Legnago e Rovigo (è il proprietario di Autoteam Srl, ndr). Questione genetica e di educazione si potrebbe dire quindi. Una passione, quella per la velocità, che è nata ed è stata coltivata in famiglia. E che ha portato il giovane a seguire le orme del padre.

«Diciamo subito che tra le autovetture sono nato, cresciuto e per dirla tutta ci morirò. Poi circa quattro anni fa chiesi a mio padre una moto – racconta oggi divertito il giovane pilota -. Lui mi guardò e mi disse: “La moto mai, piuttosto ti prendo una macchina da corsa”. E da lì cominciò la mia avventura nel mondo del rally. Feci qualche prova e la passione per le corse cominciò a divorarmi».

L’anno scorso Stefano Strabello con i navigatori Giuseppe Ceschi, 27 anni anche lui alla sua prima esperienza e Paolo Scardoni (i due si alternano durante il trofeo, ndr) ha preso parte al Suzuki Rally Trophy a bordo di una Suzuki Swift 1.6 in allestimento R1B, preparata con dovizia dal bravo meccanico di Autoteam, nonché amico di Stefano, Martino Cazzola. Un torneo giunto alla quarta edizione che può oramai annoverarsi come un successo consolidato nel panorama rallistico italiano e che anche quest’anno promette spettacolari sfide ad altissimo livello su asfalto e su terra. Il calendario del Suzuki Rally Trophy 2017 prevede 7 rally composti da 2 tappe distinte.

Nell’edizione 2016 Stefano ha ottenuto l’undicesimo piazzamento su sedici equipaggi in gara. Un risultato di tutto rilievo per un pilota al suo debutto.

Quest’anno Strabello replicherà sempre nel Suzuky Trophy, che vedrà il via venerdì 17 marzo da Forte dei Marmi con la prova spettacolo.

Dà lì altre competizioni avvincenti fino ad ottobre che vedranno il team Strabello-Ceschi o Scardoni andare su e giù dall’Italia, da Sanremo a Palermo, da San Marino a Verona.

«E proprio nella città dei fiori e al Due Valli di Verona – dice Stefano – dovrò combattere contro mio papà Paolo, perché per lui quelle sono due gare imprescindibili. Saranno sfide senza sconti per entrambi».

E gli obiettivi di quest’anno quali saranno, Stefano?

«L’obiettivo principale è di fare bene, le possibilità ci sono e magari chissà, stare insieme ai primi».

Come ci si prepara ad una gara?

«Come squadra svolgiamo un test prima del campionato così da sistemare l’auto con le dovute regolazioni. Poi, durante la stagione effettuiamo svariate prove. Infine prima di ogni gara, ci riposiamo tanto così da arrivare ai nastri di partenza sgombri da ogni pensiero e caricatissimi».

E tuo padre da esperto rallista quali consigli ti dà?

«Due cose: mi dice di stare tranquillo e di accelerare».

L’anno scorso è stata la tua prima esperienza nel rally che conta. Ti sei trovato in qualche situazione in cui hai avuto paura?

«Sinceramente no. Non mi sono mai trovato ad affrontare situazioni di disagio. Poi certo prima della gara, soprattutto quando dall’hotel mi sto recando sul percorso e vedo la macchina, sento che ho l’adrenalina alle stelle. In quel momento sono agitato. Ma come salgo a bordo, l’apprensione svanisce».

Il momento più emozionante?

«Sicuramente a Palermo. Ricorreva la centesima edizione del Targa Florio. Un grande avvenimento. Basti pensare che nella prova spettacolo eravamo circondati da una marea di gente. Che dire? Quattro-cinque mila persone assistevano alla partenza degli equipaggi a nemmeno trenta centimetri dalle auto. Momenti da pelle d’oca, carichi di emozioni che non cancellerò mai dalla mia mente». (La.Vig.)

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