Giancarlo Galan non è più il presidente della Commissione cultura alla Camera. Resta, però, parlamentare. Ad annunciarlo oggi, puntando il dito contro una situazione ormai al limite del grottesco, è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel consiglio regionale veneto, Jacopo Berti: «Ci sono voluti mesi, anni per vedere Galan fuori dalla presidenza della Commissione cultura. Ora vogliamo le sue dimissioni anche da parlamentare, ma non ci contiamo un granché».
Il Movimento ha più volte chiesto le dimissioni dell’ex presidente della Regione. Ma neppure una manifestazione di protesta davanti a villa Rodella di Cinto Euganeo, dove Galan sta scontando i domiciliari in un ritiro dorato ai piedi dei colli, è servita a qualcosa.
«Sia chiaro, da Galan non è arrivato alcun gesto di dignità, come d’altronde ci aspettavamo – ribadisce Berti – per estrometterlo ci è voluto il solito rimpasto delle commissioni al secondo anno di Governo. Rimpasto che ha anche un lato negativo, visto che al M5S sono state vergognosamente tolte tutte le vicepresidenze».