«A Verona, col nostro movimento e con una serie di liste civiche, ci siamo presentati in 20 Comuni su 24. Abbiamo vinto in 14 e il quindicesimo successo arriverà auspicabilmente al ballottaggio di Bovolone, dove il candidato che abbiamo sostenuto ha rifilato 17 punti di scarto alla Lega».
Va all’attacco Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario del movimento “Fare!”, sulla scorta dei risultati delle elezioni comunali di domenica scorsa. «Negli “scontri diretti’” la Lega nel Veronese è arrivata quasi ovunque dietro: ad Affi (dove abbiamo ottenuto oltre il 70%), Arcole (dove il candidato di Fare! ha doppiato quello della Lega), a Bonavigo, Castagnaro, Cerro, Colognola, Grezzana, Garda, Isola della Scala, Nogara, Pastrengo – afferma Tosi -. Qualche Comune, la Lega, se l’è aggiudicato, gliene rendiamo atto: 4 (quattro!) soprattutto dove pur di vincere si è alleata col tanto vituperato Partito Democratico, a Isola Rizza e a Tregnago (dove tra l’altro ha fatto vincere il sindaco Dem Simone Santellani ma non è riuscita a far eleggere neanche un proprio consigliere). Niente di male, ci mancherebbe, ma non erano loro quelli del “mai con Renzi”?».
«Per non parlare del resto del Veneto, dove tra sconfitte e ballottaggi raggiunti per un pelo, la banda di Salvini si sta leccando le ferite. Come a Rovolon (Padova), dove il candidato che abbiamo sostenuto ha preso 10 punti in più di quello leghista, oppure a Montegrotto (+22% sul candidato leghista) o ad Albignasego, dove abbiamo vinto col sestuplo dei voti della Lega, o a Grantorto – continua il sindaco di Verona -. Coi nostri candidati abbiamo sfiorato la vittoria a Montagnana e a Vigodarzere. La Lega ha vinto solo a Cittadella (18%) e a Montagnana. A Salvini ricordiamo poi gli straordinari successi della Lega a Roma (nemmeno il 3%) e Torino (sotto al 6). Nella sua Milano Salvini si è fermato all’11. È del tutto evidente che qualcuno sta raccontando di aver vinto, ma in realtà ha raccolto molto meno delle aspettative e di quanto vorrebbe far credere».