«La logica avrebbe voluto che se si vuole confrontarsi, sulle liste e sulle alleanze, si fa. Da mesi e mesi il sottoscritto chiedeva incontri, tutti rinviati per arrivare agli sgoccioli. La convinzione è che gli obiettivi fossero altri, e cioè un controllo dittatoriale sulla Lega Nord. E la scelta fatta da Salvini che se ne assume la responsabilità».
«Per quanto riguarda il futuro del sottoscritto, siccome la botta l’ho avvertita, quindi ora ci penso un po’ e poi decido cosa fare. Ci ragiono anche su una mia candidatura alle Regionali, come candidato presidente. Ma ora non ho la mente fredda per decidere».