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31 Marzo 2023
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Ue, Borchia (Lega): «Lo stop ai motori tradizionali apre all’invasione di auto elettriche cinesi»

«Siamo tra quelli che inquinano di meno, ma l’Unione europea fa il possibile per creare sempre più difficoltà a cittadini e imprese». L’ha affermato Paolo Borchia, europarlamentare veronese della Lega, coordinatore del gruppo Identità e democrazia in commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE), durante il suo intervento in Aula, dopo l’approvazione da parte della plenaria (340 voti a favore, 279 contrari e 21 astensioni) dello stop alla vendita di auto a motori termici dal 2035.

«Proviamo a ragionare sul futuro, pensando a due scenari. Nel primo, l’auto elettrica sarà un bene di lusso, costoso a portata di pochi. Nell’altro continuerà ad essere un bene di massa, ma le case automobilistiche cinesi avranno soppiantato i poveri produttori europei. Fantascienza? No, se pensiamo che BYD, colosso cinese dell’auto ha raddoppiato nel 2022 la sua quota di mercato. E intanto, per cercare di mantenere competitività l’industria europea si sta guardando attorno: qui, siamo a rischio delocalizzazioni, che significano disoccupazione. Giusto lavorare per inquinare meno – conclude Borchia che è anche segretario provinciale del Carroccio – ma non in questo modo».

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