«Il “controllato” controlla il “controllore» e può mandarlo via in qualsiasi momento». Con questo gioco di parole il consigliere regionale tosiano Andrea Bassi, componente della Commissione Sanità, attacca l’articolo 4 del progetto di Legge n.23, quello relativo alla nomina e alle mansioni del futuro direttore generale nell’azienda “Zero”, l’ente di governance della sanità regionale che la giunta Zaia vuol far decollare per riorganizzare tutte le Ulss venete.
«In questa proposta, il direttore generale – spiega Bassi – ha facoltà di nominare e revocare il direttore sanitario e il direttore amministrativo oltre che i responsabili di tutte le strutture, e nomina i membri del Collegio sindacale e, soprattutto, chi andrà a comporre l’Organismo interno di Valutazione dell’Azienda Zero».
«Quindi – proseguono Bassi, Casali, Negro e Conte – sindacati ed organismo di Valutazione sono in mano al Direttore generale, come potrà essere la valutazione sull’operato dell’azienda Zero e dello stesso direttore? Non certo imparziale».
«Chi dovrebbe essere controllato, in sostanza, controlla i suoi controllori – proseguono i tosiani – siamo ai limiti dell’assurdo e della contraddizione in questa legge “mostro” di cui chiederemo verifiche legali perché la riteniamo fortemente anticostituzionale».
«Con questa legge – aggiungono Bassi, Casali, Negro e Conte – si accentra su una sola persona tutto l’enorme potere della sanità regionale che nessuno potrà permettersi di contraddire per non rischiare il posto di lavoro».