Oggi il consiglio regionale del Veneto ha deciso il numero delle Ulss che nasceranno con il progetto di legge 23 della riforma della sanità Veneta: saranno 9, una sola per tutta la Provincia di Verona. Un’eventualità contro cui si erano schierati quasi tutti i sindaci del Veronese.
«Ringrazio i consiglieri della maggioranza per la determinazione, la tenacia e il senso del dovere dimostrato nel portare avanti una parte fondamentale della riforma della sanità veneta come l’individuazione del numero delle Ullss – ha detto – il presidente della Regione Veneto -. Il voto è il frutto di una discussione approfondita nella quale è stato lasciato ampissimo margine all’opposizione. Com’è giusto in democrazia, però, chi ha ricevuto dai veneti il mandato di governare aveva e ha il diritto-dovere di fare delle scelte, portando avanti le riforme promesse nonostante l’ostruzionismo».
«Sono grato dunque a questa squadra di maggioranza – ha proseguito Zaia – che mi segue fin dal primo giorno di legislatura, e che ha portato a termine un percorso faticoso, confermando le nove Ullss nelle quali operano già i direttori generali titolari. Manca ora una parte non meno importante relativa all’intero provvedimento. Mi auguro che, pur attraverso un doveroso e approfondito dibattito, si arrivi più presto al voto, perché la sanità veneta e i veneti hanno bisogno di questa riforma».
«Un passo importante è stato portato a casa oggi in consiglio regionale – spiega però da parte sua l’assessore regionale alla sanità, il veronese Luca Coletto – da una maggioranza che si è dimostrata ancora una volta compatta e coesa. Il decreto legislativo 23, ancora in discussione in consiglio, ha oggi definito il nuovo numero delle Ulss, 9, che andranno a ridisegnare la Sanità dei veneti per amministrare diminuendo i costi amministrativi e per migliorare quelle che sono le cure da destinare ai cittadini».