A 50 anni dal colpo di Stato che portò al potere in Cile e proiettò sulla scena mondiale una delle più sanguinarie dittature della seconda metà del Novecento, quella di Augusto Pinochet, lo Spi Cgil Verona e la Seconda Circoscrizione del Comune di Verona ricordano la figura e l’operato di Tarcisio Benedetti, il tipografo della libertà, scomparso nel 2020 a 73 anni. Venerdì 20 ottobre alle 20,30 in Sala conferenze del Centro polifunzionale di Ponte Crencano a Verona, con entrata da via Quinzano 24/D, ricorderanno la sua figura Adriano Filice, segretario generale dello Spi Cgil di Verona; Elisa dalle Pezze, presidente della Seconda Circoscrizione. Ci saranno le testimonianze di Albina Bontempi, Lautaro Castro, Victor Naranjo mentre Carolina Gallardo e i R’ossi da Brodo forniranno voce e musiche all’evento. Modererà Samuela Piccoli.
Veronese originario di San Pietro In Cariano, lavoratore Mondadori, dalla metà degli anni Settanta, Benedetti prese parte ad una serie di missioni internazionali del Sindacato nell’ambito delle quali diresse la ricostruzione delle stamperie destinate alla pubblicazione dei giornali dell’opposizione democratica al regime militare la cui influenza risultò decisiva nel far perdere al dittatore cileno il plebiscito del 1988 e avviare il Paese verso il ritorno della democrazia. Insignito del pubblico encomio del primo presidente cileno post regime Patricio Aylwin, dopo la pensione Tarcisio si dedicò al volontariato nel sindacato dei pensionati Spi Cgil e nell’associazionismo locale.
Nella foto Tarcisio Benedetti mostra la tipografia Albadorada a Franco Marini (archivio Cisl)