Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha firmato ieri sera la dichiarazione dello stato di crisi per il Comune di Verona e altri comuni del Veronese, colpiti oggi dal maltempo che ha causato danni a infrastrutture e opere pubbliche, imprese industriali e agricole e causato danni ai privati.
È l’ennesima dichiarazione di stato di crisi firmata da Zaia in questi anni di governo, dall’alluvione nell’Est Veronese e Vicentino di primi anni 2000 allagamento di Venezia, alla tempesta Vaja e così via. Segnali che in Veneto qualcosa non funziona più nel sistema di deflusso delle acque, nella prevenzione attraverso la pulizia di canali, scoli e caditoie, nel controllo della salute degli alberi che vivono con noi.
Ben quindi lo stato di crisi per chiedere fondi al Governo e dare soccorso a chi ha subito pesanti danni. Ma qui serve un grande piano di riprogettazione della difesa idraulica del territorio. Altrimenti, continueranno gli uragani e i danni a città e paesi.