Tre arresti per spaccio di droga sabato a Verona. Le recenti indagini di polizia giudiziaria finalizzate al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti hanno portato ancora una volta alle luci della ribalta il quartiere Veronetta come luogo di spaccio di eroina. Per questo, nella tarda mattinata di sabato, i Carabinieri di Verona hanno predisposto un servizio di osservazione in via XX Settembre e via San Nazaro, individuando subito due tossicodipendenti ben noti al reparto.
Seguiti dai militari, i due si fermavano in via XX Settembre davanti ad un negozio di ortofrutta dove agganciavano due giovani spacciatori, F.L. e R.Q., un tunisino ed un italiano poi arrestati. I quattro si avviavano a piedi verso piazza Santa Toscana, seguiti attentamente dai carabinieri in borghese che vedevano i quattro incontrarsi con un altro tunisino, il quale estraeva dalla tasca dei jeans due involucri scuri che consegnava allo spacciatore italiano, ricevendo in cambio alcune banconote. Il giovane italiano, a sua volta, riprendeva uno degli involucri e lo consegnava ad uno dei due tossicodipendenti che pagava con 20 euro. Spacciatori ed acquirenti a quel punto si dividevano. E così hanno fatto i due carabinieri, con i due acquirenti che, poco dopo bloccati e identificati, consegnavano l’involucro scuro poco prima acquistato confessando trattarsi di una dose di eroina. Nello stesso momento altri militari intervenivano bloccando i due spacciatori magrebini e l’italiano, e li accompagnavano in caserma per i necessari approfondimenti.
I carabinieri arrestavano quindi tre persone, un italiano, F.L. classe 89, un marocchino R.K. classe 92 e un tunisino B.A. classe 92 per detenzione e spaccio di stupefacente in concorso. Sequestrando 4,2 grammi di eroina, divisa in 8 dosi, oltre a 300 euro, somma provento dell’attività di spaccio. Tutti e tre i soggetti risultano avere una consistente lista di precedenti di polizia per gli stessi reati, oltre che furti, rapine, resistenza a pubblico ufficiale. E oggi, durante il rito direttissimo, gli arresti sono stati convalidati e i soggetti sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza (per l’italiano e il marocchino) e alla misura del divieto di dimora a Verona (per il tunisino).