Due colpi secchi per mettere fine ad una vita che non riusciva più a sostenere, andandosene con la donna che ha amato fino alla fine. Così, questa sera a Verona, un ex avvocato di 86 anni, Renato Foti, ha prima ucciso la moglie, Ines Valenti, di 80 anni, gravemente malata di Alzheimer, e subito dopo ha girato la pistola contro di sé, ammazzandosi. Un omicidio-suicidio nato dalla disperazione per la malattia che aveva colpito la moglie.
A scoprire i cadaveri dei due coniugi, verso le 18, la badante che da tempo seguiva la signora Ines, rientrata nell’abitazione, un bell’appartamento in Corte Pancaldo, dopo che si era assentata per una ventina di minuti, uscita per fare degli acquisti. Al ritorno, la scena dei due corpi senza vita, uno poco distante dall’altro, nel salotto di casa.
Sul posto sono intervenuti i medici del 118 di Verona che hanno potuto solo constatare il decesso dei due coniugi; ed i Carabinieri, che hanno avviato le indagini. La coppia non aveva figli ed era sposata da 60 anni, proprio per questo pochi giorni fa era stata premiata in municipio dal sindaco Tosi nella tradizionale cerimonia per i matrimoni più longevi della città.