Domani apre a Verona la casa-museo “Palazzo Maffei” grazie alla sensibilità per la cultura e l’arte del padrone di casa, l’imprenditore Luigi Carlon. È dalla sua passione che è nato un museo con oltre 350 opere, tra cui quasi 200 dipinti (da Magritte a Picasso, Casorati, Morandi, Afro, Manzoni, Fontana, De Dominicis), una ventina di sculture, disegni e una selezione di oggetti d’arte applicata contenuti nello splendido Palazzo Maffei, il più importante e affascinante edificio seicentesco di Verona, restaurato per l’occasione.
«Con questo progetto ho voluto condividere con la città la mia passione e Palazzo Maffei diventa così una dimora aperta ai cittadini ed ai turisti che visitano Verona», ha sintetizzato Carlon presentando ieri la sua casa-museo. Palazzo Maffei, quinta suggestiva di piazza Erbe, diventa un museo aperto al pubblico dove ammirare la “Collezione Carlon”, su progetto architettonico dello studio Baldessari e Baldessari e da un’idea museografica di Gabriella Belli, con contributi scientifici di Valerio Terraroli e Enrico Guzzo. Una raccolta d’arte che spazia dalla fine del Trecento a oggi, che parte dalla casa privata, dove si trovano esposte nel piano nobile del palazzo pezzi d’arte antica, quindi una raccolta del territorio scaligero con opere tra gli altri di Altichiero e Liberale da Verona, Nicolò Giolfino, Jacopo Ligozzi, Giambettino Cignaroli, contrapposti alla modernità di dipinti come quelli di Andy Warhol. Da qui si apre poi una vera galleria dedicata al Novecento e all’arte contemporanea, dove spiccano capolavori del Futurismo e della Metafisica con artisti del XX secolo che vanno da Boccioni a Severini, da Balla a Braque, da Picasso a de Chirico e molti altri.
Una collezione che Carlon, 80 anni portati alla grande, iniziò quando ancora, ventenne, si stava laureando a Ca’ Foscari a Venezia, e lavorava in banca prima di diventare l’imprenditore fondatore della “Index”, azienda di rivestimenti impermeabilizzanti.