Tutti i possibili “competitor” di A2A hanno presentato una loro offerta per una paterniship con Agsm-Aim. Hera, Iren e Alperia-Dolomiti, infatti, hanno fatto pervenire, le prime due già ieri e l’ultima oggi, la loro proposta per un progetto di fusione con le municipalizzate veronesi Ora. queste manifestazioni d’interesse, che si aggiungono a quella già in essere da parte della milanese A2A, saranno valutate dagli advisor nei prossimi giorni per essere poi portate all’attenzione dei cda di Agsm e Aim, forse già la prossima settimana.
Agsm, Aim e A2A hanno aperto da mesi un tavolo per studiare un’aggregazione tra le due realtà venete con A2A che sarebbe il partner industriale e avrebbe una quota stimata attorno a un terzo del capitale in cambio dell’apporto di alcuni asset (idroelettrici e ambientali). Il progetto, considerato per mesi “infungibile”, cioè l’unico di interesse per Agm, a maggio è stato illustrato alla politica di Verona e Vicenza, che invece ha deciso (soprattutto la Lega che pesa sua a Verona che a Vicenza nella maggioranza in Comune) che andavano sondare anche altre offerte. Ora, le società stanno verificando se sul mercato non ci siano altri potenziali partner in grado di assicurare alle due aziende una partnership e un progetto di sviluppo paragonabile, o migliore, di quello di A2A.
