
Domani, venerdì 15 novembre i rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza sul Lavoro (RLS) della Cgil di Verona si riuniscono al Payanini Rugby Center Verona. L’assemblea annuale è stata organizzata per fare il punto della situazione sugli infortuni e le malattie professionali in provincia di Verona con i dati forniti dallo Spisal dell’Ulss 9 (Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro) ma soprattutto per indirizzare i nuovi impegni che il sindacato intende realizzare per tutelare le lavoratrici e i lavoratori nel prossimo futuro.
«I numeri delle persone che subiscono problemi di salute sul lavoro dicono che occorre fare di più di quanto fatto finora. Occorre un maggiore impegno come sindacato, come enti ispettivi, come istituzioni e come lavoratori – sottolinea Stefano Facci, segretario provinciale della Cgil -. Come sindacato vogliamo proporre un vademecum utile per contrattare la salute e la sicurezza sul lavoro». Una guida che permetta agli RLS e alle/ai delegate/i sindacali di concordare una maggiore prevenzione in tutti i luoghi di lavoro. «Bisogna innanzitutto pretendere che in tutti i luoghi di lavoro vengano eletti i Rappresentanti dei Lavoratori della Sicurezza, come previsto dal Decreto legge in materia, e fornire loro tutti gli strumenti e le agibilità da parte aziendale affinché possano svolgere con competenza e autorevolezza questo delicatissimo compito – continua Facci -. Altrettanto fondamentale è la diffusione e condivisione di una forte cultura del rispetto delle persone e della loro salute. Una cultura che deve vedere la massima collaborazione tra RLS e RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione) incaricato dall’azienda. Serve altresì aumentare i controlli nei cantieri e nei luoghi di lavoro più a rischio. Controlli ad oggi piuttosto modesti per carenza di personale ispettivo, e applicare severamente le procedure per esigere ovunque il rispetto delle norme che tutelano la sicurezza. Non è più accettabile rischiare la salute o addirittura la vita sul lavoro».