Autozai raddoppia e apre le porte del nuovo store KTM per l’inaugurazione di ZAI&BIKE, progetto nato della fusione tra l’esperienza, la passione e l’entusiasmo che da sempre sono il tratto distintivo della famiglia Vighini, titolare della concessionaria Opel con sede a Verona.
Una storia di passione, di successi e di grande amore per il ciclismo. Il sogno di Fausto Vighini prende forma oltre sessant’anni fa in una piccola frazione del Basso Veronese, Venera di Sanguinetto, e, dopo aver portato alla ribalta grandi campioni con la gloriosa maglia della Opel Vighini, continua nel segno della tradizione con i figli Nicola e Andrea e la storica partnership che lega Autozai al Riboli Team Rebellin.
Ieri, venerdì 31 marzo staff, atleti e dirigenza del Team sono stati ospiti dell’evento che ha inaugurato il nuovo punto vendita di via Torricelli. Tra i numerosi ospiti anche l’ex Davide Gabburo, oggi in forza alla Green Project Bardiani CSF Faizanè, il campione olimpico a Los Angeles ’84 Eros Poli, il presidente Enrico Mantovanelli, il Team manager Emiliano Donadello con il tecnico Damiano Cunego e il meccanico Franco Colato, cui saranno affidate le nuove KTM in dotazione alla squadra.
Un evento che ha voluto essere un altro segnale di ripartenza, di convivialità, ma anche di attenzione ai cambiamenti che stanno interessando il mondo dello sport e delle due ruote, come ha ricordato Nicola Vighini: «Sicuramente dopo la pandemia c’è stata una crescente attenzione verso le bici a pedalata assistita, ma più in generale è cambiato proprio l’approccio alla mobilità. Una tendenza che avevamo già intercettato nel mercato automobilistico con la maggiore richiesta di auto ibride ed elettriche. Con prodotti e servizi di altissima qualità ZAI&BIKE si propone come nuovo partner nel mondo del ciclismo fornendo le migliori bici a marchio KTM – da corsa, Gravel, MTB, eMTB, eBike – ma anche tanti accessori, un servizio clienti dedicato e un team di esperti. L’apertura di questo nuovo store è un piccolo sogno, una delle tante ‘pazzie’ che io e la mia famiglia abbiamo fatto per amore del ciclismo, con la passione che ci ha sempre spinto a credere nei giovani e a investire sulla loro crescita, come atleti e come uomini».