L’uomo che aveva chiamato il 118 affermando di essere stato aggredito a coltellate in realtà era un rapinatore colpito dal padrone di una sala slot di Settimo di Pescantina. È durata 24 ore la messinscena di R.T., sessantenne di Verona, che domenica, poco dopo le 22 aveva chiamato il 118 per chiedere aiuto, affermando di essere stato aggredito all’arma bianca da tre persone in via Durinaldo. I carabinieri, fatti alcuni controlli che hanno evidenziato come l’uomo avesse precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio, hanno subito cercato di ricostruire la sua serata con notevoli sospetti. Primo perché in via Durinaldo non c’erano tracce di sangue e poi per quei suoi precedenti. Secondo, poco prima delle 22 di domenica ai carabinieri era giunta una chiamata da una sala slot di Pescantina dove il proprietario denunciava un tentativo di rapina: aveva visto dalla telecamere tre persone incappucciate, di cui uno anche con una pistola, che cercavano di entrare e li aveva affrontate armato di un coltello colpendo al petto il rapinatore armato. I cui abiti, dalle telecamere, corrispondo a quelli del ferito ricoverato all’ospedale. Ora, i carabinieri sono sulle tracce dei due complici.
