«Il trasferimento a Forte Caterina, al Pestrino, del contributo dovuto dalla Fondazione Cariverona per la ristrutturazione della ghiacciaia degli ex Magazzini generali (dove doveva andare l’auditorium ma dove invece andranno una media struttura di vendita più Eataly) ci restituisce la cifra di come vengono considerati gli spazi pubblici e quelli per la cultura sotto questa amministrazione».
È il commento di Michele Bertucco, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Verona, sulla variante urbanistica varata ieri dalla giunta Tosi. «Viene infatti smantellato e disperso anche l’ultimo pezzetto di Polo Culturale progettato sotto le precedenti amministrazioni, mentre si inaugura ufficialmente quello che sarà il grande boulevard degli ipermercati, ben 6 dal casello dell’autostrada fino a Basso Acquar: Bricocenter di via Fermi; ex Nicofer di Forte Tomba, ora Tosano; ex Officine Adige; Esselunga davanti alla Fiera; spazi commerciale agli Magazzini Generali; ex Manifattura Tabacchi; ex Cartiere di Basso Acquar», sottolinea Bertucco.
«Ancora una volta il problema non sono le singole proposte dei privati, alcune delle quali sono di indiscutibile pregio, ma l’incapacità dell’amministrazione di scegliere cosa serve alla città e di indirizzarne lo sviluppo – gli fa eco il consigliere comunale del Pd Fabio Segattini -. Nella commissione consiliare convocata lunedì per discutere della variante urbanistica relativa agli ex Magazzini Generali verrà posto il problema di ciò che diventerà Verona Sud dopo queste scelte e di quale sviluppo deve attendersi la città per i prossimi anni».