«È non solo legittimo ma anche condivisibile unirsi alla protesta delle categorie più colpite dall’ultimo Dpcm qualora si ritengano possibili soluzioni alternative in grado rallentare la curva dei contagi preservando meglio il tessuto economico. Altro paio di maniche, con riferimento alle istituzioni del territorio, è limitarsi a cavalcare la protesta per ragioni politico-elettorali senza dire a che cosa dovremmo rinunciare per ottenere la salvaguardia della salute pubblica».
È la vera e propria “tirata d’orecchie” che il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, ha fatto questa mattina con un comunicato all’amministrazione comunale di Verona. «Anche perché è facile rilevare – continua Bertucco – che, a differenza di quanto accade comunemente a livello comunale o regionale, dove le decisioni sono sempre molto verticistiche, a livello nazionale un confronto con le Regioni c’è stato, ma il Governo, ritenendo insufficienti le controproposte, si è preso la responsabilità di scegliere diversamente».
«Va anche detto che chi, tra i rappresentanti della maggioranza in Comune e in Regione, in questi giorni tornerà a scendere in piazza e a farsi le foto con commercianti ed esercenti in protesta come aveva già fatto durante la prima ondata pandemica, finora non ha mai brillato per iniziativa e tempestività delle scelte: il trasporto pubblico locale, materia per eccellenza di competenza regionale e comunale, è stato per mesi oggetto di un penoso scaricabarile di competenze mentre i bus si affollavano – conclude Bertucco -. E sul fronte dell’edilizia scolastica è di oggi il primo provvedimento della Provincia di Verona per aumentare la disponibilità di aule negli istituti superiori del territorio: si tratta di 24 aule e alcune palestre di cui soltanto 8 ubicate nel Comune di Verona, a disposizione del Liceo Montanari non appena sarà definito l’accordo con Cariverona. Non si sa più nulla invece dell’indagine di mercato avviata dal Comune di Verona per le scuole di competenza comunale. Come opposizione in Comune chiediamo che venga convocata la Commissione temporanea per l’Emergenza da Coronavirus, possibilmente senza attendere la fine della seconda ondata».