«È impensabile uscire dalla crisi del settore aereo con un amministratore delegato part-time e con un ufficio commerciale non basato sul territorio. Save inizi a pensare al rilancio del Catullo a partire dalle figure operative».
Lo chiede oggi Paolo Borchia, eurodeputato della Lega e membro della Commissione trasporti a Bruxelles, a margine di una conferenza stampa, tenuta alla presenza dell’onorevole Vito Comencini, segretario cittadino del Carroccio, del commissario provinciale Nicolò Zavarise e dei consiglieri Zelger e Grassi.
«Territorio, imprenditori e operatori del turismo sono allarmati: i numeri dicono che il Catullo non funziona. Al momento c’è poca chiarezza sulla programmazione della stagione estiva e ritengo che lo scalo faticherà a rimanere attrattivo per le compagnie che hanno base sul Catullo: stiamo parlando di migliaia di posti di lavoro – ha sottolineato Borchia -. Serve un immediato cambio di rotta da parte del socio privato Save ed è necessario tornare a dialogare, dal punto di vista commerciale, con tutta l’area territoriale di riferimento del Catullo, un bacino che vale almeno il 12% del Pil nazionale».
In settimana è previsto l’inizio delle audizioni dedicate all’aeroporto da parte della commissione consiliare sulle partecipate del Comune di Verona.