Garantire i livelli occupazionali attualmente presenti in Atv e nelle società collegate e rendere noto il piano industriale solo accennato nei patti parasociali sottoscritti tra Amt e Fnm. Questi i contenuti della mozione collegata al consiglio straordinario aperto richiesto ieri, lunedì 13 marzo, da più di 7 consiglieri di minoranza sulle vicenda delle quote Atv comprate dai lombardi di Fnm, che l’amministrazione Tosi ora è tenuta convocare entro il 3 aprile.
«Dal momento che si vogliono ascoltare tutte le parti in causa, dai lavoratori ai sindacati, dai vertici di Atv a quelli di Fnm, ma il regolamento vieta di votare mozioni impegnative per la giunta in presenza di consigli comunali aperti – spiega il consigliere Michele Bertucco di Piazza Pulita – i consigli straordinari saranno in realtà due distinti: uno per l’audizione delle parti e uno per la votazione della mozione. Poiché entrambi sono statI richiesti lo stesso giorno e l’amministrazione è tenuta ad evadere la richiesta entro 20 giorni, dunque entro lunedì 3 aprile, è probabile, o quanto meno auspicabile, che entrambe le sedute vengano convocate lo stesso giorno e si svolgano una di seguito all’altra».
«L’operazione poteva e doveva essere condotta secondo criteri meno predatori e più rispondenti agli interessi della città, dell’azienda e dei suoi lavoratori che con la decisione di non rimanere in house e affrontare la messa a gara del servizio avevano già tracciato una strada di apertura al mercato – sottolinea Bertucco -. E lo avevano fatto per non dover rescindere i rapporti con le partecipate di Atv con la conseguente emorragia di posti di lavoro».