Il 5 gennaio 1770 il giovane Wolfgang Amadeus Mozart fece la prima delle due celebri esibizioni che caratterizzarono la sua venuta a Verona, in occasione del suo primo viaggio in Italia, nella prestigiosa Sala Maffeiana ospite dell’Accademia Filarmonica di Verona. Per celebrare il 250° anniversario a ricordo di quegli eventi nasce ora “Mozart a Verona”, una serie di iniziative programmate con il progetto Fondazione Cariverona Cultura insieme a Comune di Verona, Accademia Filarmonica di Verona e Fondazione Arena, attraverso alcuni concerti in sedi prestigiose e con una preziosa mostra presso la Biblioteca Civica, nell’ottica di una collaborazione che intende proseguire in futuro con altri progetti congiunti, con l’obiettivo di mettere in rete risorse e competenze delle diverse Istituzioni a servizio dello sviluppo culturale ed economico della città.
Dopo il primo evento con il concerto ospitato dall’Accademia Filarmonica nella Sala Maffeiana del soprano Britta Schwarz accompagnata da George Kallwit al violino, Francesco Galligioni al violoncello e Christine Schornsheim al fortepiano., trasmesso il 5 gennaio in diretta streaming su maxischermo in Piazza Bra messo a disposizione dal Comune di Verona e sui canali social di Fondazione Cariverona; il secondo atteso concerto si terrà domani, martedì 7 gennaio alle ore 20,30 nella Chiesa di San Tomaso Cantuariense con il tradizionale appuntamento musicale organizzato con il progetto Fondazione Cariverona Cultura per celebrare la storica esecuzione mozartiana del 7 gennaio 1770.
L’organo custodito presso la Chiesa di San Tomaso, datato 1716 e realizzato da Giuseppe Bonatti, fu suonato dal giovane compositore durante uno dei suoi tre viaggi in Italia accompagnato dal padre che così narra dell’occasione: «Dopo pranzo ci siamo recati alla Chiesa di San Tomaso per suonare sui 2 organi di questa chiesa, e, sebbene questa decisione fosse stata presa solo durante il pasto e fosse stata resa nota al Marchese Carlotti e al Conte Pedemonte con un paio di biglietti, tuttavia al nostro arrivo si era radunata in detta chiesa una tal massa di folla, che avevamo a malapena lo spazio per scendere dalla carrozza. C’era una tal ressa che siamo stati costretti a passare dal Convento, dove in un attimo ci sono corse dietro così tante persone, che non avremmo trovato posto se i Padri, che già ci attendevano al portale del Convento, non ci avessero preso in mezzo a loro. Passata la porta il trambusto divenne ancora maggiore, perché tutti volevano vedere il piccolo organista».
Questo speciale e prezioso organo verrà suonato durante l’appuntamento del 7 gennaio da un raffinato e prestigioso interprete, il maestro Andrea Marcon, direttore delle iniziative musicali di Fondazione Cariverona, accompagnato dalla Venice Baroque Orchestra e dal Coro del Friuli Venezia Giulia, con i solisti Margriet Buchberger soprano, Francesca Ascioti contralto, Giacomo Schiavo tenore, Federico Benetti basso.