Le nuove frontiere nella cura dell’obesità e del cancro gastrico e le novità delle metodologie endoscopiche quale soluzione alle complicanze chirurgiche. Sono i temi principali del convegno “Update on digestive diseases” (aggiornamento sulle malattie digestive) giunto alla sua terza edizione.
L’evento, in programma sabato al Centro Marani dell’Ospedale di Borgo Trento, è ormai appuntamento fisso con la partecipazione di esperti italiani, europei e giapponesi del settore che a Verona presenteranno esperienze e nuove metodologie di cura. L’organizzazione è del dottor Luca Rodella, direttore dell’Endoscopia Chirurgica di Verona, da anni centro di riferimento nelle cure endoscopiche della sanità veneta e nazionale.
«L’obesità sta diventando un problema che interessa il 9% della popolazione italiana – spiega Rodella – e si associa a patologie come diabete e infarto miocardico che limitano la qualità e le aspettative di vita di sempre più persone, con ricadute importanti in termini di mortalità e costi per la collettività. Attualmente l’intervento chirurgico rappresenta l’indicazione migliore di cura, con l’endoscopia che si associa alla chirurgia non solo nella preparazione ma anche nella risoluzione di possibili complicanze derivanti dall’intervento, quali emorragie o perforazioni. L’endoscopia chirurgica rappresenterà il futuro delle cure per l’0besità con nuove proposte alternative tutt’ora in fase di studio».
Ma è importante il ruolo dell’endoscopia anche nella cura del cancro gastrico. «Certamente – prosegue il dottor Rodella – soprattutto nella diagnosi di tumori in fase precoce che possono essere trattati endoscopicamente senza la necessità di intervento chirurgico. Verona in questo tipo di cura presenta una delle prime casistiche in Italia ed in Europa, sviluppata grazie alla collaborazione stretta con centri di primissimo livello a Kobe e Tokyo, in Giappone».
Con un corso specifico, sarà presentata in particolare una nuova metodica endoscopica in grado di risolvere alcune severe complicanze (deiscenze, emorragie) che si accompagnano alla chirurgia colo-rettale, evitando ai pazienti periodi più o meno prolungati di derivazione intestinale (le famigerate “stomie con sacchetto”), con un notevole guadagno in termini di qualità di vita.
Il simposio vedrà il contributo tra gli altri del dottor Michele Genna, direttore della chirurgia dell’obesità di Verona, del professor Giovanni de’ Manzoni, presidente della società mondiale del cancro gastrico e, attraverso alcune letture magistrali, dei professori Michael Haefner, direttore di medicina interna ed endoscopia del St. Elizabeth Hospital di Vienna, Hiroshi Kashida, dell’ospedale giapponese di Osaka e Carmelo Scarpignato, clinico farmacologo di Parma di fama mondiale.
Il convegno, aperto a medici, infermieri e alla cittadinanza, sarà anche l’occasione per presentare le linee guida veronesi per la preparazione intestinale alla colonscopia che, nell’ambito del progetto “Ospedale senza dolore”, rappresenta uno sforzo continuo per proporre alla popolazione esami sempre più sicuri e ben accettati.