Sono stati catturati dalla Polizia mentre cercavano di fuggire con la refurtiva, l’uomo e la donna poco più che maggiorenni resisi responsabili, nel primo pomeriggio di ieri, di un furto ai danni di un’anziana. La donna è stata seguita dai malviventi lungo via Palladio mentre, con un’amica, passeggiava in direzione di piazzale XXV Aprile e poi, in pieno giorno, sotto gli occhi di numerosi passanti, le hanno strappato di mano la borsetta e sono scappati.
Due pattuglie delle Volanti, allertate dalla Centrale Operativa pochi minuti dopo l’accaduto, sono immediatamente intervenute e, mentre gli operatori dell’una raggiungevano la vittima e contattavano il personale sanitario per prestarle soccorso, gli agenti dell’altro equipaggio iniziavano le ricerche in zona. Le testimonianze raccolte dai poliziotti hanno consentito di ricostruire in pochissimo tempo l’accaduto e di identificare i ladri.
In particolare, una testimone ha dichiarato di aver incrociato, intorno alle 14,50, le due anziane e di aver notato due giovani che le seguivano a breve distanza. Di lì a poco, la stessa ha affermato di aver sentito delle urla e di essersi accorta, guardando in direzione delle signore viste qualche attimo prima, che una delle due era stata scippata proprio dai ragazzi che, lungo la via, le stavano tallonando. Le descrizioni rese dalla testimone hanno consentito di individuare i due ladri al binario 11 della stazione, con la refurtiva ancora occultata tra i vestiti: un telefono cellulare, denaro contante, una tessera bancomat ed una carta di credito intestata alla derubata. Quanto indebitamente sottratto è stato riconsegnato alla novantunenne che, fortunatamente, è uscita dalla vicenda illesa.
Arrestati A.D., italiano di vent’anni e N.M., cittadina marocchina di 18 anni, per il reato di furto aggravato in concorso. Trattenuti, su disposizione del Pubblico Ministero, nelle camere di sicurezza della Questura fino a questa mattina, i due giovani, entrambi incensurati, sono comparsi oggi davanti al giudice che, dopo la convalida dell’arresto, in sede di direttissima, ha condannato entrambi a 1 anno 9 mesi e 10 giorni di reclusione e 600 euro di multa, con il beneficio della sospensione condizionale della pena.