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6 Dicembre 2023
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Verona, è polemica politico-istituzionale sull’ingresso libero ai minori alla fiera “Eos” che espone anche armi

«La Fiera delle Armi di Verona espone anche armi destinate alla difesa personale e bypassa qualsiasi criterio etico consentendo l’ingresso gratuito anche ai bambini. Chiediamo immediatamente che ne venga vietato l’accesso ai minori di 18 anni». A chiederlo, oggi, sono la senatrice Aurora Floridia (Alleanza Verdi e Sinistra) e la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, che riprendono l’accusa in merito alla presenza di bambini all’evento fieristico European Outdoor Show di Verona, già sollevata ieri dalla rete dei pacifisti veronese con un intervento di Mao Valpiana.

«Quella praticata dalla Fiera delle armi è un’operazione di travisamento pubblicitario – commenta Guarda – perché celata, nemmeno tanto bene, dietro la parola “outdoor”, anglicismo evidentemente utilizzato nel tentativo di nascondere quanto è inattuato rispetto alle prassi etiche ben comprese e adottate invece da altri organizzatori di contenitori fieristici analoghi. Ritengo inaccettabile consentire l’ingresso in fiera ai bambini senza che si sia pensato a specifiche cautele rispetto al messaggio che di fatto viene veicolato, visto che quelle esposte non sono armi giocattolo, ma armi vere, strumenti con un cui si può, in un battito di ciglia, porre fine alla vita».

«Le armi non sono materiale didattico. E propinarle esposte a bambini e ragazzi può avere effetti devastanti e fuorvianti sui loro schemi mentali e il loro comportamento futuro. I bambini non sono, infatti, ancora in grado di cogliere autonomamente la portata e la gravità dell’utilizzo di armi. Abituare i giovani alla presenza delle armi, anche attraverso il gioco, di fatto rischia di normalizzare concetti complessi come guerra, omicidi o violenze. È vero che la televisione e internet sono grandi diffusori di scene violente con un esplicito uso di armi, tuttavia nella realtà e nel quotidiano noi adulti abbiamo il compito di tutelare la crescita dei più giovani in un’ottica di ripudio alla violenza e alla aggressività – avverte la senatrice Floridia -. La Fiera di Verona deve valutare questi aspetti e quindi interdire l’accesso o la vicinanza ad armi da fuoco ai di minori».

«Nella brochure di EOS vi è spazio anche per aziende che promuovono armi che, pur non belliche, sono a queste identiche e se ne parla facendo riferimento a ipotetiche situazioni quali “il genitore che difenda la famiglia” o “il soldato in un campo di battaglia”. Questo modo di comunicare lascia largo spazio a dubbi etici, specie in un’epoca in cui è ancor più determinante educare a non normalizzare violenza – riprende Guarda -. Sono temi che dovrebbe porsi anche la Regione del Veneto, cui compete il riconoscimento della rilevanza internazionale delle manifestazioni fieristiche, affinché per rassegne analoghe sia prevista ai fini del riconoscimento la preventiva adozione da parte del proponente di un vero e proprio codice etico».

«Oggi presenterò una interrogazione in Senato su quanto sta accadendo a Verona. I giovanissimi vengono costantemente sottoposti a una retorica di guerra e violenza. Esporli candidamente all’utilizzo delle armi nuoce alla nostra democrazia e al futuro di questo Paese», conclude la senatrice Floridia.

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