«E alla fine, come previsto, Generali si è mangiata Cattolica, “sic transit gloria mundi” verrebbe da dire». Il commento è di Tommaso Ferrari, consigliere comunale della civica Traguardi, riguardo all’offerta pubblica d’acquisto lanciata da Generali sul 100% di Cattolica Assicurazioni.
«Mentre la governance che ha gestito la compagnia cittadina negli ultimi 15 anni si ritira proclamando, con una certa sfacciataggine, trionfi e successi che nessun altro vede, il più grande gruppo assicurativo del Paese ha formalizzato la volontà di acquisire il 100% di Cattolica con l’obiettivo del delisting – riprende Ferrari -. L’acquisizione in sé non sarebbe un problema, se non fosse avvenuta in un contesto di debolezza per Cattolica frutto di una gestione dove, come rilevato da Ivass, “il Consiglio di Amministrazione è sostanzialmente venuto meno alle proprie prerogative di indirizzo, gestione e controllo”».
«Ennesimo segnale del fallimento di un’intera classe dirigente cittadina. Con l’addio a Cattolica, Verona non perde solo un simbolo e un pezzo della sua storia, ma un’istituzione finanziaria che in passato ha contribuito moltissimo alla crescita della città – conclude Ferrari -. Una pagina amara per tutti i cittadini e gli azionisti, che dopo anni passati a subire i proclami sulla “veronesità”, oggi vedono liquidato in pochi giorni oltre un secolo di investimenti da parte della città».