
«Le Segreterie Provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Verona, con il presente comunicato vogliono esprimere il proprio sdegno rispetto alla preannunciata festa nazionale che Casa Pound vuole svolgere nei giorni 5-6-7-8 settembre in una località della provincia ancora da definire».
Inizia così il comunicato di oggi con cui il mondo sindacale, come già fatto da diverso esponenti delle società politica e civile veronese, si schiera contro il raduno nazionale che il movimento politico di estrema destra Casa Pound, guidato nel veronese dall’avvocato Roberto Bussinelli, ha annunciato dalla sua pagina Facebook con tanto di locandina. «Dalle informazioni dei media e dalla locandina che è stata diffusa – scrivono i sindacalisti – si riscontra che alcune personalità politiche, che ricoprono cariche amministrative comunali regionali e nazionali, risultano essere tra i partecipanti dell’iniziativa promossa da questa associazione notoriamente legata alla politica di estrema destra e che fa riferimento al fascismo, con gesti, slogan e documenti politici, in spregio alla nostra Carta Costituzionale».
Nella locandina, infatti, si parla tra gli altri, della partecipazione come relatori di Andrea Ostellari, senatorre della Lega e presidente della Commissione Giustizia del Senato); del senatore leghista Simone Pillon; Andrea Delmastro, deputato di FdI; Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato sempre di FdI; Elena Donazzan, assessore regionale FdI, Stefano Bertacco, senatore FdI e Jari Colla, senatore della Lega.
«Questa associazione, ancora oggi non rinnega il Fascismo, condizione per la quale andrebbe sciolta senza esitazione,e assieme ad altre gode immeritatamente della Democrazia riconquistata con la Resistenza e insieme seminano odio e intolleranza – concludono i segretari provinciali della Cgil, Stefano Facci, della Cisl, Massimo Castellani e della Uil, Lucia Perina -. Riteniamo pertanto che la partecipazione a questo evento da parte di chi con incarichi istituzionali dovrebbe essere il rappresentante di tutti i cittadini, sia oltremodo oltraggioso della nostra Costituzione. Chiediamo pertanto al presidente Zaia e al sindaco Sboarina, di prendere i provvedimenti necessari affinché chi amministra e rappresenta le istituzioni del nostro paese, non prenda parte a questo evento; non basta negare il patrocinio, serve una netta presa di posizione che affermi i valori Costituzionali oggi messi in pregiudizio dall’iniziativa. Chiediamo inoltre al Prefetto di Verona e a tutte le associazioni democratiche di vigilare ed impedire che tali iniziative abbiano luogo affinché i valori della Costituzione siano salvaguardati dalle scorribande di alcuni facinorosi».