«Ringraziamo gli studenti universitari dell’Udu per avere sollevato anche a Verona con forza e determinazione il tema della casa e degli alloggi e manifestiamo loro piena solidarietà per una lotta giusta che è trasversale a tutte le fasce di età e non riguarda soltanto l’accesso al bene, ma anche tutte le condizioni e i servizi di contesto che fanno la differenza tra una vita dignitosa, attiva e autonoma e una vita di stenti, come purtroppo tocca a tanti pensionate e pensionati costretti a campare con pensioni risicate potendo contare su pochissimi servizi di welfare».
A dirlo, ieri, il segretario generale dello Spi Cgil di Verona, il sindacato dei pensionati, Adriano Filice che con una delegazione formata da Stefano Facci, Salvatore Meli e Giorgio Citto. ha incontrato i rappresentanti del sindacato studentesco Unione degli Universitari (Udu).
«A questi studenti e alle loro famiglie come Spi Cgil proponiamo un patto intergenerazionale per i diritti e il lavoro – aggiunge Filice –. Serve un nuovo sistema di welfare in grado di rispondere ai bisogni delle persone tutelandone la dignità. I diritti vengono negati quando si impedisce agli studenti e alle studentesse di accedere ad un alloggio a causa di affitti esorbitanti. Si mettono in difficoltà anche le famiglie, acuendo le disparità tra ricchi e poveri, e si ipoteca pesantemente il futuro della Città e del Paese perché si ostacola o si nega il fondamentale diritto all’istruzione e alla formazione che invece la nostra Costituzione tutela ed assicura».