
«Vorremmo che questo 25 Aprile trascorresse come una giornata di festa cittadina in memoria della Liberazione dal nazifascismo, e di solidarietà con il popolo cingalese contro il terrorismo internazionale». Lo affermano sia i consiglieri comunali del Pd Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, che i segretari provinciale e cittadino, Maurizio Facincani e Luigi Ugoli. Purtroppo ad avvelenare il clima ci ha pensato ancora un volta un consigliere della lista civica del sindaco che ha annunciato una mozione delirante e infarcita di ideologia con la quale vorrebbe chiedere al consiglio comunale della città di Verona, medaglia d’oro della Resistenza, di abolire o sospendere le celebrazioni della festa nazionale della Liberazione in attesa di un non meglio specificato approfondimento storico», scrivono i rappresentanti del Pd riferendosi alla mozione del consigliere comunale Andrea Bacciga che chiede di variare l’utilizzo del contributo economico per il 25 aprile.
«A scegliere la lotta di Liberazione contro il regime nazi-fascista non furono soltanto militanti comunisti, come vorrebbe far credere questo consigliere, ma persone di ogni estrazione sociale e credo politico e religioso, nonché moltissimi militari, specie di carriera, che di fronte al disfacimento dello Stato dopo l’8 settembre scelsero di continuare a servire la Patria combattendo contro l’occupante straniero a fianco e dentro le formazioni partigiane – ricordano i consiglieri del Pd -. Non a caso, oltre a quella riconosciuta alla città, Verona conta altre 13 medaglie d’oro al valor miliare conferite ad operai, maestre, medici, militari di carriera che lottarono sul suolo veronese contro il regime nazi-fascista, spesso trovando la morte in scontri a fuoco o sui tavoli di tortura dei comandi nazifascisti. La proposta è innanzitutto un affronto alla loro memoria e proviene da chi si riempie la bocca ogni giorno con parole come Patria e Nazione. Il minimo che possa fare il sindaco Sboarina per tentare di rimediare alle fesserie proferite dal suo consigliere Bacciga in merito alla lotta di Liberazione è di mettersi giovedì 25 Aprile alla testa del corteo istituzionale, e di restarci fino alla fine, senza sgattaiolare via dopo 10 minuti come aveva fatto l’anno scorso».