«Nei primi mesi del 2020 sono già più di 80 le persone morte sul posto di lavoro e 3 solo nelle aziende metalmeccaniche del Veronese, con l’autista deceduto oggi a Colognola ai Colli mentre stava caricando il camion in un’impresa metalmeccanica». A mettere l’accento su questi terribili dati è la Fiom Cgil di Verona che sottolinea: «In questi dieci anni i dati ci dicono che sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori comprensivi dei morti sulle strade e in itinere. Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni. Le Leggi come la Fornero e il Job Act hanno contribuito ad elevare questo dato per le difficoltà introdotte sia fisicamente che di denuncia per paura del licenziamento. Ma nello stesso tempo, moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio».
«Siamo vicini a tutti i lavoratori e lavoratrici che hanno vissuto questi drammi nella loro azienda e oggi alla Mec Tronic di Colognola e un pensiero particolare va a Stefano Percali e alla sua famiglia, dipendente della Salvagnini di Sarego, questo è il nome della vittima di oggi – conclude Emanuela Mascalzoni della Fiom -. Sosteniamo lo sciopero dei lavoratori della Salvagnini e quello generale dichiarato da Cgil, Cisl e Uil di Vicenza, valutando azioni unitarie anche sul nostro territorio».