Lunedì la Cgil di Verona ricorda con un evento i sindacalisti vittime delle mafie. Non solo magistrati, poliziotti, carabinieri, politici e giornalisti. Tra le circa mille vittime innocenti di mafia censite dal 1861 ad oggi ci sono anche molti sindacalisti, lavoratori ed esponenti del movimento operaio e contadino. Un libro di fresca pubblicazione, “Terre e Libertà” edito da LiberEtà, la rivista dello Spi Cgil Nazionale, per la prima volta ne fornisce un inquadramento storico organico, riportando alla luce numerose storie personali e stilando un elenco di 53 sindacalisti morti per mano mafiosa che le sedi sindacali di tutta Italia celebrano con targhe e manifesti, domani, 21 marzo, “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Ma a Verona la Camera del Lavoro ha deciso anche di ricordare, lunedì 22 marzo alle 11 nella sede della Camera del lavoro Cgil Verona, con una breve cerimonia i caduti di questa guerra e ribadire l’impegno del Sindacato Veronese per la legalità, la giustizia e i diritti.
«Il nostro impegno si sostanzia ogni giorno nella stretta collaborazione con le associazioni antimafia come Libera ed Avviso Pubblico e con la Prefettura; nella partecipazione alla Consulta della Legalità istituita alla Camera di Commercio di Verona; nelle attività di sensibilizzazione nelle scuole e nella lotta quotidiana contro lo sfruttamento e per la dignità del lavoro», dichiarano Floriano Zanoni della Segretaria Cgil Verona e Adriano Filice Segretario Spi Cgil Verona.
«Crediamo nel valore della giustizia e per questo come Cgil Verona assieme alla Cgil Veneto ci siamo costituiti parte civile nel processo Taurus che si sta avviando in queste settimane a Venezia a coronamento di uno dei più vasti lavori di indagine antimafia mai svolti sul nostro territorio – aggiungono -. La storia ci insegna che le mafie attecchiscono meglio laddove ci sono diritti non riconosciuti, marginalità e indifferenza e in questo ambito il territorio veronese presenta criticità ben note nell’edilizia e in agricoltura, ma proprio l’indagine Taurus mette in luce una preoccupante contiguità e facilità di contatto dei soggetti criminali con il tessuto economico considerato sano, ragion per cui non bisogna mai abbassare la guardia».