22.4 C
Verona
2 Giugno 2023
Cronaca In evidenza ultimaora

Verona, la Lega va all’attacco sul Catullo: «Save spieghi perché non riapre l’aeroporto»

«Dopo settimane di chiusura totale, chiediamo formalmente a Save, socio di riferimento dell’aeroporto Catullo di Verona-Villafranca e di quello di Montichiari, le ragioni di questo prolungato lock down. Perché non si riapre lo scalo?».

Lo chiede la Lega Nord attraverso gli onorevoli Paolo Paternoster e Roberto Turri, che questa mattina sono intervenuti con un comunicato a seguito delle comunicazioni date ieri dal sindaco di Verona, Federico Sboarina, e dallo stesso presidente del Catullo, Paolo Arena, che, a seguito del Decreto del Ministro dei Trasporto che proprio ieri ha riaperto 13 aeroporti, senza che però nell’elenco vi fosse quello di Verona. Una decisione del Ministero che sindaco e presidente non hanno contestato affermando: «Aprire senza voli è buttare soldi».

Una posizione che però non soddisfa la Lega, con Paternoster e Turri che oggi pongono tutta una serie di domande sul futuro del Catullo: «Si vocifera di una mancata formale richiesta di immediata riapertura al Ministero competente: è vero? E se si, per quale motivo? Ma a questo punto, abbiamo, la necessità di ulteriori chiarimenti. Si vocifera di una volontà di spostare i business passeggeri e commerciale da Verona a Venezia: sono solo illazioni prive di fondamento? I tanto proclamati investimenti per lo sviluppo del nostro aeroporto sono bloccati da anni: corrisponde a verità? Verona ridimensionata ad aeroporto satellite di Venezia: sono solo dietrologie? Il nostro aeroporto è hub strategico per il settore turistico e di business per l’intera macroarea del Garda e ora che finalmente l’emergenza Coronavirus sta rallentando, non vorremmo che Verona fosse travolta da una seconda  emergenza, diversa ma economicamente devastante, e cioè quella della chiusura del nostro storico scalo».

«Se chiude il Catullo, chiude Verona – concludono Paternoster e Turri -. Un aeroporto che storicamente ha sempre avuto capacità di milioni di passeggeri annui e lo scalo merci di Montichiari che potrebbe finalmente diventare polo mondiale della logistica aeroportuale per tutto il sud Europa meritano una attenzione ben diversa da quella che i soci Veneziani stanno riservando da troppo tempo. Ci sembra che la misura sia colma e che sia ora di un radicale cambio di marcia: Verona è pronta a prendere in mano la situazione fin da subito per fare partire un polo aeroportuale per noi strategico e, soprattutto, irrinunciabile. Attendiamo una risposta chiara, esaustiva, definitiva ma soprattutto, urgente».

 

 

Condividi con:

Articoli Correlati

Cologna Veneta, i due morti nello scontro tra un’auto ed un autobus dell’Atv sono due ultraottantenni

massimo

Cologna Veneta, due morti e tre feriti nello scontro tra un’auto ed un autobus dell’Atv

massimo

Piccini nieletto coordinatore degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e nominato “ambasciatore della Sanità italiana”.

massimo

Primo Giornale in distribuzione nel Basso Veronese, sempre scaricabile e sfogliabile

mirco

Legnago, attivate dal Comune dieci postazioni di ricarica per auto elettriche

massimo

Cerea, il presidente della Camera Fontana non sarà ad Alterfestival per impegni istituzionali

massimo