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30 Maggio 2023
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Verona, Legambiente e Fiab al sindaco: «Le limitazioni al trasporto pubblico per il Covid richiedono un piano della mobilità d’emergenza»

«I dati del numero di auto rilevati su via Torbido, equiparabili al periodo pre-Covid, nonostante esercizi commerciali e scuole siano chiuse, mette in allarme rispetto al prossimo futuro della mobilità e dell’inquinamento nelle nostre città».

Lo affermano oggi la presidente di Legambiente Verona, Chiara Martinelli, e della Federazione amici della bicicletta di Verona, Corrado Marastoni, in una lettera inviata a sindaco di Verona, Federico Sboarina, ed all’assessore alla mobilità e vicesindaco, Luca Zanotto. «Con le previste limitazioni al trasporto pubblico sta peggiorando drasticamente una situazione già critica in condizioni di normalità. Dopo l’ondata di spostamenti a piedi ed in bicicletta dell’ultimo fine settimana ora sono chiari i segnali di una già in atto degenerazione dell’uso dell’auto privata anche per brevi spostamenti – scrivono i presidente delle due associazioni -. Per questo chiediamo un confronto con gli amministratori per dare un apporto alla redazione del Piano della Mobilità di Emergenza, che ha già visto la deliberazione da parte della giunta di una prima stesura».

Le due associazioni incoraggiano gli amministratori accogliendo con favore la prima misura di istituzione di una Zona 30 estesa alle Mura Magistrali, per incentivare una mobilità attiva (come bicicletta e monopattino) alternativa all’auto privata. L’invito è che le zone 30 vengano estese anche ai quartieri fuori dal centro storico, che sono le aree più popolose della città e che soffrono dei maggiori problemi di traffico.

Secondo Legambiente e Fiab, però, devono essere messi in atto ulteriori provvedimenti che penalizzino il traffico privato a motore ed è necessario agire in fretta sulla realizzazione di nuove piste ciclabili, anche temporanee, che non prevedano costose infrastrutture, ma che attraverso la segnaletica verticale ed orizzontale creino nuovi percorsi per la ciclabilità e la micro mobilità elettrica.

« Siamo disponibili ed anzi auspichiamo un confronto con l’amministrazione, che si potrebbe concretizzate in una commissione permanente sulla mobilità che veda la presenza di tutte le parti coinvolte, a partire dai mobility manager di aziende, scuole e Comune per arrivare a definire una nuova mobilità cittadina – dichiara Martinelli -. Altre città si stanno muovendo in questo senso, un buon esempio di collaborazione tra le parti e di azioni attuabili sul breve termine arriva da Milano, città che sta realizzando 35 km di nuove ciclabili riducendo le carreggiate destinate alle auto».

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