I sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil e Fim-Cisl lanciano l’allerta per la situazione di crisi della Mondial Forni che ha avviato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo.
«I lavoratori della Mondial Forni, dopo diverse ore di sciopero, chiedono ancora a gran voce che vengano ritirati i licenziamenti e venga usata la cassa integrazione straordinaria in tutto il suo percorso – dicono i sindacalisti provinciali di Fiom-Cgil e Fim-Cisl -. L’azienda ha dichiarato l’apertura della procedura senza neanche un confronto con la rappresentanza sindacale e il sindacato provinciale, modalità che ci lascia sconcertati per i modi. La nostra richiesta di apertura della cassa, per poter gestire il momento con il tempo necessario e senza mettere in atto i licenziamenti, ci sembra la via unica percorribile, a fronte anche del fatto che non vi è un piano industriale definito, ma anzi l’azienda negli ultimi anni è passata da 160 occupati a 65».
«La verità è che la non tutela dell’occupazione è una copertura per far fronte alla mancanza di progettualità della proprietà che ha portato a una mancanza cronica di ordinativi pur in un mercato che non denota crisi nel suo insieme – continuano i sindacati -. Siamo di fronte a un’azienda che non si assume responsabilità occupazionali ma preferisce licenziare, tutto questo non è accettabile».