La commissione parlamentare antimafia sarà a Verona mercoledì 17 luglio. La città scaligera è una delle città più coinvolte dalle inchieste della Direzione distrettuale antimafia, con arresti e misure di interdizione emesse nei mesi scorsi.
«È importante non abbassare l’attenzione sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio – afferma il deputato veronese Diego Zardini (Pd) -. Chiederò ai Commissari di focalizzare la loro attività soprattutto sui reati ambientali e quelli legati allo smaltimento dei rifiuti. Non solo a Verona, ma in tutto il Veneto sono ormai centinaia le segnalazioni di depositi irregolari di rifiuti speciali e potenzialmente tossici».
Da tempo, sottolinea Nicola Pellicani, membro della Commissione, «sollecitavo il presidente Morra per organizzare una missione sul territorio e oggi la missione è stata finalmente calendarizzata. A breve sarà formalizzato il programma delle audizioni, che coinvolgeranno le Autorità, la Procura e la società civile».
Come confermano le ultime indagini il Veneto, ricorda Pellicani, «è un territorio pervaso dalle organizzazioni criminali, dove il rapporto tra mafie, affari e politica è un fenomeno con il quale dobbiamo fare i conti. Nel Veneto, come in tutto il Nord Italia, le mafie sono sempre più presenti in modo capillare attraverso riciclaggio di denaro, estorsioni, penetrazioni nel mondo delle imprese e degli appalti. Un quadro che è emerso con chiarezza dopo gli oltre 100 arresti in un mese, compiuti dalla DDA all’inizio dell’anno, tutti legati a reati riconducibili al fenomeno della criminalità organizzata».
In particolare nel veronese, diverse operazioni coordinate dalla DDA, dalla Prefettura scaligera e condotte dalle forze dell’ordine hanno portato all’arresto di persone coinvolte in attività di frode fiscale, riciclaggio, estorsione, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, tutte legate a clan della ‘ndrangheta e della Sacra Corona Unita. Sono circa una ventina le misure di interdizione antimafia emesse dalla Prefettura di Verona per imprese collegate alle organizzazioni criminali mafiose. «In nessun’altra provincia del Veneto è stato emesso un numero così alto di interdizioni – spiega il deputato – segno che vi è un radicamento profondo della criminalità organizzata nella Provincia di Verona.