Dovevano essere demoliti dieci anni fa, come ordinato allora in via definitiva dal Consiglio di Stato. Sono gli edifici abusivi costruiti dal secondo Dopoguerra nell’area demaniale a ridosso del Bastione San Francesco, tra via Faccio e via dell’Autiere. Una parte della Cinta magistrale sino ad oggi poco visibile e soprattutto non fruibile dalla cittadinanza, a causa dell’abusivismo che, nel corso degli anni, ha creato una situazione di degrado complessivo.
Oggi questo capitolo viene definitivamente chiuso per lasciare il posto al recupero dell’area, una scelta precisa dell’amministrazione comunale di Verona che ha reperito i fondi necessari per iniziare i lavori. Circa 25 mila euro il costo di questa prima fase, mentre servirà 1 milione di euro per la tutta la bonifica, che comprende anche lo smaltimento dell’abbondante quantità di rifiuti presenti.
Le ruspe sono già in azione per demolire le prime quattro abitazioni abusive costruite sotto il vallo. Precedenza all’area vincolata, ma le demolizioni proseguiranno anche nell’area più interna e lungo il fiume. In tutto sono ventisette le casette che verranno buttate giù, quasi tutte disabitate e fatiscenti.
La riqualificazione dell’area è un passaggio fondamentale non solo per restituire decoro alla zona, ma anche per consentirne il trasferimento dal Demanio al Comune. L’accordo sottoscritto nel 2012, prevedeva infatti che il passaggio del compendio Cinta magistrale fosse subordinato all’eliminazione dei fabbricati abusivi esistenti.